La Bce ferma i tassi anche a settembre e i mutui variabili tornano più convenienti

La Bce ferma i tassi anche a settembre e i mutui variabili tornano più convenienti

Secondo la maggioranza degli economisti intervistati da Reuters, la Banca Centrale Europea ha terminato il ciclo di tagli dei tassi d’interesse. Prospettive economiche stabili e un’inflazione vicina all’obiettivo pongono l’istituto in una posizione di relativa tranquillità. Per questo, giovedì 11 settembre la Bce lascerà inalterati i tassi di interesse, mantenendo il tasso sui depositi a quota 2,00%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15% e quello sui prestiti marginali al 2,40%.

Lo scorso mese gli economisti erano divisi sulla possibilità di ulteriori riduzioni dei tassi, ma i dati più recenti hanno cambiato il sentiment. Alla luce delle attuali condizioni economiche nell’Eurozona, ci si aspetta che la Bce decida di lasciare i tassi invariati anche nella riunione di giovedì prossimo, coerentemente con l’approccio prudente adottato negli ultimi anni.

Cosa conviene tra tasso fisso e variabile

Con un nuovo stop, come saranno i mutui a tasso fisso e variabile? Secondo i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it, ad agosto il TAN medio dei finanziamenti a tasso variabile a 20 e 30 anni si attesta al 2,71%, valore in linea con quello registrato nel mese di luglio e inferiore di oltre 150 punti base rispetto a 12 mesi fa, quando era al 4,14%. Un mutuo variabile ventennale da 150mila euro comporta oggi un risparmio mensile di 110 euro rispetto ad agosto 2024: la rata scende da 920 a 810 euro, con un costo complessivo inferiore di circa 26.500 euro rispetto a un anno fa.

Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, le rilevazioni di MutuiOnline.it indicano un lieve incremento del tasso di interesse nell’ultimo mese, con il TAN medio che è passato dal 3,15% registrato a luglio al 3,23% di agosto. Sul finanziamento preso in esame in precedenza questo comporta una rata mensile pari a 849 euro, ovvero 39 euro in più rispetto alla soluzione a tasso variabile, con il costo complessivo sulla durata del mutuo che risulta di circa 9.356 euro.

Il prossimo taglio della Bce

Una larga maggioranza di economisti – 66 su 69 – nel sondaggio Reuters del 1-4 settembre prevede che la Bce manterrà il tasso al 2% l’11 settembre, per la seconda riunione consecutiva. Tra giugno 2024 e giugno 2025, l’istituto ha tagliato il tasso sui depositi di un totale di 200 punti base. Questa previsione è in linea con le attese dei mercati, ma in contrasto con le previsioni di un taglio di 25 punti base da parte della Fed questo mese. Claus Vistesen, capo economista per l’area euro di Pantheon Macroeconomics, ha affermato:

La BCE ha finito il suo ciclo di tagli e ora resterà ferma per un po’… al momento non c’è alcuna pressione per ulteriori allentamenti. L’inflazione è ormai vicina all’obiettivo e la disoccupazione è ancora ai minimi storici. Si tratta di un atterraggio morbido. In un simile contesto, è del tutto naturale che la banca centrale colga l’occasione per prendersi una pausa e attendere.

L’inflazione è salita leggermente in agosto al 2,1%, ma resta vicina all’obiettivo della Bce. Le medie dei sondaggi suggeriscono che l’inflazione si manterrà su questi livelli almeno fino al 2028.

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