Israele-Gaza, le news del 31 agosto. Sa’ar, Israele sta lavorando per estendere la sovranità sulla Cisgiordania

Israele-Gaza, le news del 31 agosto. Sa’ar, Israele sta lavorando per estendere la sovranità sulla Cisgiordania

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha confermato l’uccisione di Abu Obeida, portavoce dell’ala militare di Hamas, le Brigate Ezzedin al Qassam. “E’ stato eliminato a Gaza e mandato a incontrare tutti i membri dell’asse del male provenienti da Iran, Gaza, Libano e Yemen, nel profondo dell’inferno”, ha scritto su X.

Punti chiave

Houthi, Israele si è aperto le porte dell’inferno

“Il nemico israeliano si è spalancato le porte dell’inferno uccidendo il primo ministro e i ministri a Sana’a. La nostra risposta sarà dura e dolorosa, con opzioni strategiche efficaci e forti”. E’ la minaccia lanciata questa sera dal capo di stato maggiore degli Houthi, Mohammed al Ghamari. In precedenza il gruppo che controlla la maggior parte dello Yemen ha fatto sapere che il ministro della Sanità, colpito giovedì scorso dall’attacco dell’Idf, è morto per le ferite riportate nel raid israeliano.

Famiglie ostaggi domani davanti casa Netanyahu per 700 giorni di guerra

Le famiglie degli ostaggi hanno fatto appello per una grande manifestazione di massa domani, in occasione dei 700 giorni della guerra in corso a Gaza, davanti alla residenza del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme.

11 dipendenti Onu arrestati dagli Houthi a Sana’a

I miliziani yemeniti Houthi hanno preso arrestato almeno undici dipendenti del World Food Programme, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di alimentazione, dopo aver fatto irruzione nella sede a Sana’a, nello Yemen. Lo ha dichiarato l’inviato delle Nazioni Unite per lo Yemen, Hans Grundberg. “Condanno fermamente la nuova ondata di detenzioni arbitrarie di personale delle Nazioni Unite oggi a Sana’a e Hodeida, così come l’irruzione forzata nei locali delle Nazioni Unite e il sequestro di proprietà delle Nazioni Unite. Almeno 11 membri del personale delle Nazioni Unite sono stati arrestati”, ha affermato Grundberg in una nota, chiedendo che vengano rilasciati “immediatamente e senza condizioni”.

Netanyahu dice di non avere mire territoriali ai danni dei Paesi confinanti

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato su X di non aver alcun obiettivo territoriale ai danni dei Paesi vicini. Il riferimento è all’intervista di due settimane fa nella quale il capo del governo di Tel Aviv si era detto favorevole alla visione di una “Grande Israele” che, oltre alla Cisgiordania, comprenderebbe anche porzioni di Giordania, Siria, Libano ed Egitto. “Al contrario delle false accuse, Israele non ha pretese territoriali nei confronti di alcun Paese confinante”, afferma Netanyahu, “i nostri obiettivi sono la pace e la sicurezza”. L’intervista aveva suscitato le vive proteste di numerosi Paesi arabi.

Almeno 66 palestinesi uccisi a Gaza oggi dagli attacchi dell’Idf

Sessantasei civili sono stati uccisi nella Striscia di Gaza tra l’alba e le 19 di oggi, domenica, a causa della continua aggressione israeliana che ha preso di mira diverse aree della Striscia. Lo riferisce l’agenzia Wafa. Le fonti hanno chiarito che tra le vittime ci sono 33 civili, presi di mira direttamente mentre cercavano di ricevere aiuti umanitari. Ciò avviene in un momento in cui l’assedio è ancora in corso e le squadre di ambulanze e soccorso sono impossibilitate a raggiungere molte aree prese di mira, il che fa temere un aumento del numero delle vittime nelle prossime ore.

Sa’ar a Rubio, lavoriamo alla sovranità sulla Cisgiordania

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha informato il suo omologo statunitense Marco Rubio che in Israele si sta discutendo dell’applicazione della sovranità israeliana sui territori della Cisgiordania e che il governo sta preparando il terreno per tale iniziativa nei prossimi mesi. I due hanno discusso la questione durante il loro incontro a Washington la scorsa settimana, come riferiscono i media nazionali.

Domani Tajani incontra l’omologa palestinese Aghabekian

Il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani incontrerà domani a Roma la sua omologa palestinese Varsen Aghabekian. L’incontro, ricorda la Farnesina in una nota, avviene a pochi giorni dalla firma dell’Italia di una dichiarazione congiunta con l’Arabia Saudita relativa all’impegno per costruire un Medio Oriente stabile, pacifico e prospero.
Con la ministra palestinese sarà discussa l’attuale situazione regionale e ribadita la contrarietà di Roma a ogni occupazione della Striscia di Gaza e annessione della Cisgiordania, fattori che minacciano gravemente la soluzione ‘due Popoli, due Stati’.

Idf, colpiremo anche i leader di Hamas all’estero

Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha commentato l’eliminazione del portavoce di Hamas Abu Obeida, minacciando di colpire anche i leader del gruppo che risiedono all’estero. “Ora la maggior parte della leadership di Hamas risiede all’estero, arriveremo anche a loro”. Attualmente in Qatar e in Turchia si trovano diversi leader di Hamas, tra cui Khaled Meshaal, Khalil al-Hayya e Razi Hammad.

Media, pressione di Trump su Netanyahu: “Sconfiggere Hamas in due settimane”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ne è convinto: “Hamas può essere sconfitto entro due settimane”. E così sta esercitando pressioni sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu perché ci riesca definitivamente, avendo perso fiducia nel possibile buon esito dei colloqui per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Lo riporta l’emittente israeliana Channel 12 citando proprie fonti ben informate a condizione di anonimato.

Israele valuta di annettere parti della Cisgiordania come rappresaglia

Il governo israeliano sta seriamente valutando di annettere parti della Cisgiordania occupata come ritorsione per l’imminente riconoscimento della Palestina da parte di diversi paesi occidentali. Lo scrive Axios citando tre funzionari israeliani, statunitensi ed europei. Secondo Axios, il ministro israeliano per gli Affari Strategici Ron Dermer e il ministro degli Esteri Gideon Sàar hanno riferito a diverse controparti europee che Israele potrebbe annettere parti della Cisgiordania se si procedesse con il riconoscimento. Secondo quanto riferito, il gabinetto di sicurezza israeliano dovrebbe discutere la questione oggi.

L’Idf fa sapere di aver colpito una struttura di Hezbollah nel Sud del Libano

L’Idf ha colpito un’infrastruttura militare di Hezbollah, inclusa una rete sotterranea, nell’area di Beaufort Ridge, nel sud del Libano. Lo ha reso noto l’esercito israeliano, aggiungendo che nel sito era stata identificata attività militare. Secondo Israele, la presenza di tale infrastruttura costituisce una violazione degli accordi tra Israele e Libano.
L’Idf ha sottolineato che continuerà ad agire per rimuovere ogni minaccia contro lo Stato di Israele.

Alle 18.30 ora locale Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, convocherà il Gabinetto di sicurezza per le 18.30 ora locale, le 17.30 in Italia. Lo riporta il Times of Israel citando l’ufficio di uno dei ministri coinvolti. La riunione del Consiglio dei ministri oggi si è svolta in un luogo sicuro e segreto, mentre il Gabinetto di sicurezza, secondo quanto riporta Times of Israel, si riunirà al Kirya di Tel Aviv, sede del ministero della Difesa.

Salpata da Barcellona la Sumud Flotilla in direzione Gaza

Venti imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono salpate da Barcellona per Gaza con circa 300 attivisti a bordo, tra cui esponenti politici e personalità internazionali quali l’attivista svedese Greta Thunberg e l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau. Lo riporta l’agenzia Efe. Circa 5.000 persone si sono radunate al Moll de la Fusta di Barcellona per salutare la flottiglia, secondo i dati della polizia municipale. La missione mira a “rompere l’assedio” di Gaza portato avanti da Israele e creare un corridoio umanitario per portare aiuti nella Striscia

Wp: “Piano Usa per Gaza Riviera, turismo e high-tech”

L’amministrazione Trump e i partner internazionali stanno discutendo proposte per costruire una “Riviera del Medio Oriente” sulle macerie di Gaza. Una di queste prevederebbe il controllo degli Stati Uniti e pagamenti ai palestinesi per andarsene volontariamente. Lo rivela il Washington Post, secondo cui un piano postbellico per la Striscia che circola all’interno del governo Trump la trasformerebbe in un’amministrazione fiduciaria amministrata dagli Usa per almeno 10 anni, mentre si trasforma in un lussuoso resort turistico e in un polo manifatturiero e tecnologico high-tech

Katz conferma: “Ucciso il portavoce di Hamas Abu Obeida”

Il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato che “il portavoce del terrorismo di Hamas, Abu Obeida, è stato eliminato a Gaza”. Katz ha aggiunto: “Congratulazioni all’Idf e allo Shin Bet per la perfetta esecuzione. Presto, con l’intensificarsi della campagna contro Gaza, incontrerà molti altri suoi complici: assassini e stupratori di Hamas”

Media: “Salgono a 30 i morti a Gaza negli attacchi di Israele dall’alba”

È salito ad almeno 30 morti a Gaza il bilancio degli attacchi israeliani che hanno colpito la Striscia dall’alba. Lo riporta Al-Jazeera, precisando che fra le vittime ci sono almeno 16 persone che erano in attesa di aiuti umanitari

Netanyahu conferma il raid sul portavoce di Hamas “Non sappiamo se è morto”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che l’esercito avrebbe condotto ieri un raid aereo contro il portavoce di Hamas Abu Obeida, ma ha ammesso che Israele non sa ancora se l’uomo sia stato ucciso. Durante la riunione settimanale del governo, Netanyahu ha dichiarato che “lo Shin Bet e le Idf hanno colpito il portavoce di Hamas, il portavoce dell’organizzazione criminale e malvagia, Abu Obeida”. Ma, ha aggiunto, “non sappiamo ancora l’esito finale, spero che non sia più con noi. Voglio notare che non c’è nessuno che parli di questo da parte di Hamas”. E, ha concluso Netanyahu, “nelle prossime ore e i prossimi giorni ne parleranno”. Fonti della sicurezza israeliane, citate a condizione di anonimato dai media ebraici, hanno espresso un cauto ottimismo circa l’esito dell’attacco al portavoce dell’ala militare di Hamas, le Brigate al-Qassam, nella Striscia di Gaza. Netanyahu ha spiegato che le Idf “hanno già iniziato ad attuare” una recente decisione del governo “di sconfiggere Hamas e riportare indietro tutti i nostri ostaggi”. Questi obiettivi sono da tempo gli scopi dichiarati della guerra a Gaza, ma Netanyahu sembra riferirsi alla decisione di procedere con la conquista di Gaza City da parte delle Idf, nota il Times of Israel

Ministero della Salute di Hamas: “88 persone uccise dall’Idf nell’ultimo giorno a Gaza, 30 attendevano gli aiuti”

Ottantotto persone sono state uccise a Gaza nell’ultimo giorno dagli attacchi israeliani, tra cui 30 in attesa di aiuti. Lo ha reso noto il ministero della Salute della Striscia gestito da Hamas, aggiungendo che 421 sono le persone rimaste ferite. Il bilancio delle vittime dall’inizio della guerra è salito a 63.459, di cui 11.328 uccise da quando Israele ha ripreso unilateralmente i combattimenti dopo un cessate il fuoco durato due mesi.

Beffa di Netanyahu sul portavoce Obu Obeida: “A Hamas manca chi dichiari la morte”

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato dell’assassinio del portavoce di Hamas Abu Obeida, con una frase pesantemente ironica durante la riunione del gabinetto di sicurezza del suo governo. “L’annuncio di Hamas su Abu Obeida non arriverà, a quanto pare non c’è più nessuno con cui parlare”, ha affermato il premier sarcasticamente, secondo quanto riferito dal quotidiano Times of Israel. Finora solo una fonte palestinese, non meglio precisata, ha precedentemente riferito ad Al-Arabiya che Abu Obeida è stato ucciso in un attacco dell’Idf che ha colpito il suo appartamento a Gaza City, ma Israele non lo aveva ancora confermato nè Hamas

Proteste delle famiglie degli ostaggi davanti alle case dei ministri Katz e Sàar

Le famiglie degli ostaggi e dei prigionieri stanno nuovamente protestando davanti alle abitazioni di diversi ministri israeliani nel giorno in cui è prevista la riunione del gabinetto di sicurezza. “Una proposta di cessate il fuoco e di scambio di prigionieri è sul tavolo delle trattative, ma non è stata discussa dal gabinetto di sicurezza, che continua invece a occupare Gaza City, mettendo in pericolo sia gli ostaggi che i soldati”, ha dichiarato l’Hostages and Missing Families Forum. “Riportate a casa i nostri cari, vivi e morti. Porre fine alla guerra, restituire i soldati e i riservisti alle loro famiglie. Il gabinetto sta portando la distruzione sul popolo israeliano”, ha affermato il Forum. Le proteste si svolgono davanti alle abitazioni del ministro degli Affari strategici Ron Dermer, del ministro degli Esteri Gideon Sàar e del ministro della Difesa Israel Katz. “Quanti altri bambini sacrificheremo? Sei disposto a spiegare cosa è successo dal giorno 629, quando hai detto che dovevamo perseguire un accordo in due fasi? Due settimane intere che non hai discusso l’accordo sul tavolo, il quadro che hai fornito e che Hamas ha accettato”, ha detto Michal Lavi, manifestando fuori casa di Katz

Hamas: “Sette morti per fame nelle ultime 24 ore”

Nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza sono morte 7 persone “a causa di carestia e malnutrizione”. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, precisando che questo porta a 339 il totale dei palestinesi morti a Gaza per fame e malnutrizione dall’inizio della guerra, fra cui 124 bambini. Il ministero precisa che, da quando l’Ipc ha dichiarato lo stato di carestia nella zona di Gaza City il 22 agosto scorso, sono stati registrati 61 decessi fra cui 9 bambini

Riaperto il valico di Kerem Shalom, nuovo convoglio di aiuti dall’Egitto

Le autorità israeliane hanno riaperto questa mattina il valico di Kerem Shalom dopo averlo chiuso per due giorni. Lo ha constatato l’Ansa sul posto. Il valico è stato riaperto per far passare i camion di aiuti umanitari provenienti dal valico di Rafah, sul lato egiziano. Oggi, Il 26esimo convoglio dall’Egitto a Gaza, con a bordo oltre 185 camion di aiuti umanitari urgenti, si è diretto verso la Striscia di Gaza meridionale, nell’ambito del suo impegno costante come meccanismo nazionale di coordinamento degli aiuti a Gaza. Il convoglio trasporta oltre 3.200 tonnellate di aiuti essenziali, tra cui oltre 3.100 tonnellate di cesti alimentari e farina, e oltre 100 tonnellate di beni di prima necessità, nell’ambito degli sforzi dell’Egitto per fornire cibo e aiuti alla popolazione di Gaza. In questi giorni, le autorità egiziane hanno continuato a inviare vari aiuti umanitari al valico di Kerem Shalom

Wafa: “Un altro bambino morto di fame a Gaza”

Un altro bambino è morto di fame e malnutrizione a Gaza, a causa del blocco israeliano in corso nella regione, portando il numero totale di decessi per malnutrizione a 333, inclusi 125 bambini. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa che cita fonti mediche. La crisi umanitaria a Gaza continua a peggiorare a causa del blocco in corso e della conseguente carenza di cibo e forniture mediche, scrive ancora Wafa. L’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione (Unrwa) ha avvertito che la malnutrizione tra i bambini sotto i 5 anni è raddoppiata tra marzo e giugno a causa del blocco

Il gabinetto di sicurezza israeliano spostato in un luogo alternativo sicuro

Il gabinetto di sicurezza israeliano, che si riunisce oggi per discutere la situazione nella Striscia di Gaza, si terrà in luogo alternativo sicuro dopo gli attacchi contro gli Houthi e contro funzionari di Hamas. Lo riferisce l’emittente pubblica Kan. Ieri, l’Idf ha confermato che il primo ministro Ahmed Ghaleb al-Rahwi, del governo yemenita guidato dagli Houthi, è stato ucciso insieme a diversi funzionari militari del gruppo terroristico e ad altri membri di alto livello della sua leadership politica nell’attacco di giovedì scorso. Gli Houthi hanno promesso vendetta per queste morti eccellenti e numerose. Inoltre, le Idf e lo Shin Bet hanno dichiarato ieri sera di aver effettuato un attacco aereo contro un importante agente di Hamas nell’area di Gaza City, nel nord della Striscia di Gaza. Sebbene la dichiarazione non fornisse l’identità dell’agente terroristico preso di mira, diversi media ebraici hanno riferito che si trattava del portavoce di lunga data di Hamas, Hudayfa Samir Abdallah al-Kahlout, più noto con il suo nome di battaglia Abu Obeida. Una fonte palestinese ha riferito oggi ai media sauditi che l’uomo è stato effettivamente ucciso. Al momento non c’è alcuna conferma ufficiale

Iran condanna l’uccisione del premier Houthi nell’attacco israeliano

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha condannato l’uccisione del primo ministro autoproclamato degli Houthi nello Yemen, Ahmed al-Rahawi, e di diversi altri ministri, durante gli attacchi aerei israeliani di giovedì.
“L’atto terroristico perpetrato dal regime israeliano contro lo Yemen ha rivelato ancora una volta la natura malvagia e criminale della banda al potere nella Palestina occupata”, ha dichiarato in un messaggio, invitando la comunità internazionale ad agire immediatamente per porre fine “all’illegalità e alle violazioni di Israele, che rappresentano la più grande minaccia alla pace, al diritto, all’etica e all’umanità”

Media: “18 morti a Gaza dall’alba, 13 in fila per gli aiuti”

Almeno 18 persone sono state rimaste dagli attacchi israeliani a Gaza dall’alba, tra cui 13 mentre erano in attesa degli aiuti umanitari. Lo riferisce Al Jazeera

Attacco israeliano a tunnel di Hezbollah in Libano

Nelle prime ore di questa mattina l’Aeronautica militare israeliana ha colpito infrastrutture militari, alcune sotterranee, “in un sito di Hezbollah in cui è stata identificata attività militare”, nell’area di Beaufort Ridge, nel Libano meridionale. Lo fa sapere l’Idf su Telegram. “L’esistenza del sito e l’attività al suo interno costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano. Le Idf continueranno a operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele”, aggiunge la nota.

Israele: “Nessuna possibilità di una tregua temporanea”

Il Ministro israeliano della Cultura e dello Sport, Miki Zohar, ha detto a Channel 12 che un accordo di cessate il fuoco temporaneo per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza “non è all’ordine del giorno”, in vista della riunione di gabinetto di oggi. “C’è una chiara decisione dello Stato di Israele, e a mio parere potrebbe essere espressa in modo più chiaro nei prossimi giorni: solo un accordo completo”, ha detto Zohar ieri sera a Channel 12. “Non c’è più la possibilità di un accordo parziale. Israele ha deciso che un accordo parziale non è all’ordine del giorno.

Media: “Ucciso Abu Obeida, portavoce Hamas”

Una fonte palestinese ha riferito ai canali Al Arabiya e Al Hadath che il portavoce delle Brigate Qassam, l’ala militare di Hamas, noto come ‘Abu Obeida’, è stato ucciso. La fonte palestinese ha confermato che Israele ha preso di mira un appartamento in cui si trovava il portavoce di Qassam e che il bombardamento israeliano ha causato la morte di tutte le persone presenti nell’appartamento.

Hamas conferma la morte di Sinwar; a maggio il raid Idf

Hamas ha confermato l’uccisione del suo leader militare di Gaza, Mohamed Sinwar. Israele aveva dato notizia della sua uccisione in un attacco a maggio. Il gruppo palestinese non ha fornito dettagli sulla morte del capo militare, ma ha pubblicato una sua foto e di altri leader del gruppo, descrivendoli come “martiri”.

Israele pronto a tagliare aiuti in vista offensiva

Israele è pronto a interrompere i lanci aerei su Gaza City e a ridurre l’ingresso dei camion dei soccorsi in vista di una grande offensiva. Lo riferisce la Cnn che cita una propria fonte. Nel frattempo la Croce Rossa ha avvertito che i piani israeliani per un’evacuazione di massa sono “impossibili”. Testimoni oculari e autorità palestinesi affermano che negli ultimi giorni l’esercito israeliano ha effettuato pesanti bombardamenti e attacchi via terra sulla città di Gaza, soffocando servizi vitali e lasciando centinaia di migliaia di persone stipate in un’area che si restringe sempre di più.

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