Giorgio Armani, Benigni: “Un genio e un amico”. Cate Blanchett: “Un privilegio conoscerlo”

Giorgio Armani, Benigni: “Un genio e un amico”. Cate Blanchett: “Un privilegio conoscerlo”

Da domani la camera ardente per Giorgio Armani. Milano ha decretato il lutto cittadino per lunedì, il giorno dei funerali. L’omaggio dei giornali di tutto il mondo. ll dolore di Sophia Loren: “Ho perso un fratello”. Benigni: “Un genio e un amico”. Secondo Forbes, il suo impero economico supera i 12 miliardi di dollari.

Egonu: “Un onore lavorarci, re Giorgio resterà sempre con noi”

“È stato un grande onore lavorare con te. Il mondo piange una grande perdita ma tu resterai con noi in eterno. Grazie re Giorgio”: è il post su Instagram della campionessa di volley Paola Egonu in ricordo di Giorgio Armani. Parole accompagnate da una bella foto che la ritrae insieme allo stilista, mentre si tengono per mano.

Tributo ad Armani da artigiano presepe Napoli

Tributo a Giorgio Armani dall’artigiano del presepe napoletano Genny Di Virgilio che, nella sua bottega di San Gregorio Armeno, ha realizzato la statuina dello stilista con il classico abbigliamento pantalone e t-shirt nera. Ai piedi della scultura, già esposta sullo scaffale che ospita protagonisti della cronaca locale ed internazionale, un biglietto con la scritta ‘Ciao Re Giorgio”. Armani, realizzato con la tecnica dei ‘pastorì in terracotta del presepe, ha subito attirato la curiosità dei numerosi visitatori della famosa stradina del centro storico di Napoli.

Zoppas: “Grandissima perdita”

“La morte di Giorgio Armani è una grandissima perdita per questo settore, che abbraccia naturalmente anche la moda. Con la sua scomparsa la moda italiana perde un punto di riferimento importante. Discreto e raffinato, è stato un maestro di stile ed eleganza. Ha costruito un impero, fatto soprattutto di valori umani, e un nuovo modo di fare impresa. Capace di rendere grande il Made in Italy nel mondo, lascia un’importante eredità morale. Un saluto a Re Giorgio”. Con queste parole il presidente di Ice Agenzia Matteo Zoppas ha salutato pubblicamente Giorgio Armani.

L’apertura del testamento Armani nei giorni successivi al funerale

Il testamento di Giorgio Armani verrà aperto nei giorni successivi alla celebrazione dei funerali, in programma lunedì prossimo. È quanto si apprende in ambienti vicini al gruppo Armani. Allo stilista piacentino, scomparso ieri all’età di 91 anni, viene attribuito un patrimonio personale superiore ai 12 miliardi di dollari.

Ingresso prioritario per i dipendenti del gruppo: vietati foto e video

I dipendenti del gruppo Armani accederanno alla camera ardente allestita negli spazi del Teatro Armani in via Bergognone, a Milano, con un ingresso prioritario. La raccomandazione sarebbe quella di non scattare foto e video.

(ansa)

Marcegaglia: “Talento mondiale, ha lasciato il segno”

Giorgio Armani “era un talento riconosciuto in tutto il mondo. Mi ricordo un’intervista dove diceva ‘spero di lasciare un segno’. Beh, penso che un segno, un gran bel segno, l’abbia lasciato in Italia e nel mondo”. Lo ha affermato Emma Marcegaglia, presidente di Marcegaglia holding, a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio. Un segno “sia come impareggiabile creatore di stile sia come grande capitano d’impresa, ha creato un impero dal nulla. E poi, era un uomo profondamente legato al nostro paese, ha sempre avuto a cuore l’Italia e gli italiani. Mi è dispiaciuto davvero moltissimo per la sua scomparsa”, ha aggiunto.

Alla camera ardente ingresso privilegiato ai dipendenti

Domani la camera ardente dalle 9 alle 18 all’Armani/Teatro in via Bergognone, a Milano, sede di tante sfilate. Ci sarà un accesso privilegiato per i dipendenti, come prevedono le ultime volontà dello stilita. Lunedì il funerale privato.

Wwf: “Addio maestro, aveva un legame speciale con la natura”

“Con grande tristezza il Wwf Italia si unisce al cordoglio e per la scomparsa di Giorgio Armani, indiscusso maestro dello stile e ambasciatore dell’eleganza italiana nel mondo. Oltre alla sua straordinaria carriera nella moda, Armani ha dimostrato una sensibilità autentica verso la natura e la fauna selvatica. Il suo amore per i gorilla, creature maestose e vulnerabili, ha rappresentato un legame speciale con il nostro impegno per la conservazione”. Lo scrive il Wwf in una nota.

Gros-Pietro: “Di Armani ho ammirato il disegno della sua vita”

“Purtroppo non ho un ricordo personale di rapporto con Giorgio Armani, ma come tutti gli italiani ho sempre ammirato il disegno di ciò che lui offriva alle persone, ma anche il disegno della sua vita, il suo modo di vivere, il suo modo di condurre la sua azienda, un esempio veramente”. Così, a margine del Forum di Cernobbio, il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro.

Lunedì i funerali, chiusi negozi e ristoranti del gruppo

I funerali in forma privata di Giorgio Armani verranno celebrati lunedì 8, nel pomeriggio. Per l’occasione “in segno di rispetto e vicinanza” il gruppo – a quanto apprende l’Adnkronos – ha deciso di chiudere dalle 15 e fino alla fine della giornata la sede di Milano, i negozi e i ristoranti in Europa.

Benigni: “Un genio e un amico”

“Un genio. Un amico. Il suo contributo alla bellezza sarà ricordato per sempre”. Così Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi ricordano Giorgio Armani in un necrologio pubblicato su ‘Repubblica’, in cui “con profondo dolore si stringono a Roberta, ai familiari, alle collaboratrici e ai collaboratori” dello stilista

Cate Blanchett: “Un privilegio aver vissuto nella sua orbita”

“Il signor Armani, l’uomo privato, lascia un vuoto impossibile da colmare, non solo nei mondi della moda, dell’arte, del cinema, del teatro, dell’architettura e del design, ma nei cuori di milioni di persone le cui vite ha influenzato», dice l’attrice Cate Blanchett, l’ultima musa dello stilista, «è stato un Colosso, un Re, un Titano, ma allo stesso tempo un artigiano attento, concreto, sincero e diretto. Il signor Armani che ho avuto il piacere di conoscere era profondo di cuore, leale, saggio e coraggioso.
Considero uno dei più grandi privilegi della mia vita essere stata nella sua orbita. Come potremo tutti continuare a girare senza di lui?”

Lilli Gruber: “Il primo a vestire la donna che lavora”

“Giorgio Armani è stato per me un compagno di viaggio speciale. Mi ha sostenuta lungo il mio percorso professionale e privato con un’attenzione e un affetto che custodisco con cura nel mio cuore”. Così Lilli Gruber ricorda Giorgio Armani. “È stato il primo stilista – sottolinea la giornalista – a vestire la donna che lavora, ha creato un nuovo immaginario globale e contribuito a rompere muri di maschilismo che sembravano invalicabili in settori cruciali della società e dell’economia”.”Con Armani perdiamo uno degli italiani che più ha influenzato il mondo, e perdiamo un uomo che ci ha regalato un talento irripetibile. Personalmente perdo un amico insostituibile che lascia un vuoto incolmabile”, conclude la conduttrice di ‘Otto e mezzo’.

La stampa mondiale ricorda Giorgio Armani

Le prime pagine dei quotidiani internazionali, dal francese Le Figaro all’americano Washington Post, danno in prima pagina la notizia della morte di Giorgio Armani.
“La sua moda distintiva ha trasformato il red carpet” titola il Post, che gli dedica anche l’apertura dell’inserto Style con il titolo “Sempre Armani”. El Pais lo definisce ‘”leggenda della moda”, mentre El Mundo dà l’ “addio al re”. “Il mondo ha perso un gigante” titola l’inglese Guardian ricordando che “ha reinventato il completo maschile” ed è stato “l’architetto del modo in cui ci vestiamo oggi”, mentre il Wall Street Journal ha ricordato l’indipendenza del suo gruppo in un mondo della moda fatto di acquisizioni e multinazionali.
“L’ultimo imperatore della moda italiana” è il titolo di Le Figaro. “Principe della moda” lo definisce il Süddeutsche Zeitung e il Frankfurter Zeitung “uno dei maggiori stilisti del ventesimo secolo”.

Bolle: “Armani un monumento nazionale, il meglio dell’Italia”

Armani è “un monumento nazionale, una figura che ha contribuito a cambiare la percezione del nostro Paese nel mondo”. Così Roberto Bolle in un’intervista a Repubblica. “Il nostro primo incontro? Era il 1991 o 1992, ero un allievo della scuola di ballo e con altri giovani ballerini partecipai a una grande festa a palazzo Armani.
Eravamo in costume da paggetto e dovevamo creare una sorta di scenografia, alcuni nelle sale, altri sulle scale ad accogliere gli ospiti. Non avevo mai visto una serata del genere, ricordo Sophia Loren, le top model dell’epoca. Lo spaccato di un sogno, di un mondo che poi, negli anni, ho avuto il privilegio di frequentare. L’ho rivisto spesso, alla Scala ci dicevano ‘c’è il signor Armani in plateà e sapevamo che sarebbe venuto a salutarci nel backstage. Negli anni si è consolidato un rapporto di affetto, anche io sono andato spesso ad ammirare le sue creazioni”.
Alla domanda su cosa rappresenti il mondo di Giorgio Armani Bolle non ha dubbi: “Il meglio dell’Italia. La sua creatività ha conquistato il cuore degli americani prima, poi del resto del mondo. È l’eccellenza del nostro Paese”.

L’addio ad Armani dei dipendenti: “Noi parte di una famiglia”

“In questa azienda ci siamo sempre sentiti parte di una famiglia. Oggi, con profonda commozione, sentiamo il vuoto che lascia chi questa famiglia l’ha fondata e fatta crescere con visione, passione e dedizione”. Comincia così un messaggio che i dipendenti e i familiari di Giorgio Armani hanno rivolto al re della moda, scomparso ieri all’età di 91 anni, sulle pagine di Repubblica e di altri quotidiani.
“Ma è proprio nel suo spirito che insieme, noi dipendenti e i familiari che sempre hanno lavorato al fianco del signor Armani, ci impegniamo a proteggere ciò che ha costruito e a portare avanti la sua azienda nella sua memoria, con rispetto, responsabilità e amore”, concludono.

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