Dazi e Fed sotto i riflettori dei mercati: settimana cauta per le borse europee

Dazi e Fed sotto i riflettori dei mercati: settimana cauta per le borse europee

Si chiude una settimana debole per le principali borse europee, su cui ha dominato la cautela, con gli occhi rivolti alle banche centrali, in particolare alla Fed e, alla questione dazi sempre in auge.

Mercati ostaggio di Fed e dazi

I numeri sul lavoro americano, sotto le attese, alimentano le aspettative di un taglio dei tassi di interesse, da parte della Federal Reserve, il primo di questโ€™anno, nella riunione di metร  settembre. . Il FedWatch Tool del CME Group attualmente valuta superiore al 97% la probabilitร  che la Fed tagli i tassi di un quarto di punto a settembre. Anche il Beige Book della Fed, pubblicato in settimana, ha confermato un rallentamento del mercato del lavoro, segnalando che ben sette distretti hanno rilevato che le aziende sono riluttanti ad assumere lavoratori a causa della domanda piรน debole o dellโ€™incertezza sui dazi, questโ€™ultimo altro tema sotto la lente degli investitori. Il presidente americano, Donald Trump ha presentato un ricorso alla Corte suprema per ottenere una rapida pronuncia su gran parte delle tariffe introdotte dalla sua amministrazione e che sono state ritenute illegali da una corte dโ€™appello USA.

Disoccupazione USA al top da fine 2021

Il rapporto sullโ€™occupazione di agosto รจ risultato inferiore alle stime negli Stati Uniti. Il mese scorso, sono stati creati solo 22mila posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 75mila posti. Si รจ trattato del 56esimo mese consecutivo con un conto positivo, ma รจ evidente un rallentamento nel mercato del lavoro. La disoccupazione negli Stati Uniti, ad agosto, รจ salita ancora, arrivando al 4,3%, il livello piรน alto dalla fine del 2021, anche se in linea con le attese.

Petrolio in calo. Occhi su OPEC+

Sul fronte energetico, si chiude una settimana debole anche per il petrolio, con gli investitori che prevedono un aumento dellโ€™offerta in seguito al ritiro dei precedenti tagli alla produzione da parte dellโ€™Opec+. Occhi, dunque, alla riunione in programma nel fine settimana, Inoltre, la fine della stagione estiva potrebbe comportare un indebolimento della domanda di benzina negli Stati Uniti.

Nuovi record per lโ€™oro

I prezzi dellโ€™oro, invece, continuano a salire e registrare nuovi record spingendosi oltre quota 3.600 dollari lโ€™oncia. Il rialzo della quotazione รจ alimentato dalle speranze di un taglio dei tassi della Federal Reserve, nella riunione del 17 settembre, rafforzate dai dati odierni sullโ€™occupazione non agricola negli Stati Uniti. Allo tempo stesso, le preoccupazioni sullโ€™indipendenza della banca centrale americana e sui dazi statunitensi rafforzano la domanda di oro come bene rifugio.

Euro-dollaro condizionato da dazi e turbolenze geopolitiche

Le ultime decisioni prese dal presidente Trump, come il licenziamento di Lisa Cook, membro del Board of Governors della Federal Reserve, e la rimozione della direttrice del Bureau of Labor Statistics McEntarfer, insieme alle attese di un ormai prossimo taglio dei tassi dโ€™interesse da parte della Fed, hanno contribuito a mantenere il dollaro al di sotto del picco di svalutazione toccato a inizio luglio, quando il biglietto verde ha raggiunto quota 1,18.

Si potrebbe quindi ipotizzare che buona parte del differenziale di credibilitร  tra Stati Uniti ed Europa, alla base della debolezza del dollaro fin dal Liberation Day, sia stato giร  prezzato, spiega Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte. Nel breve termine, aggiunge lโ€™analista le indicazioni di forza relativa delle economie (Citi Surprise Index Usa vs Eurozona), insieme a quelle di eccesso di posizioni corte USD (Risk Reveral Eur-Usd 1y) segnalano un possibile apprezzamento del dollaro fino ad area 1,13/1,15, per poi tornare in area 1,18/1,20 intorno alla fine dellโ€™anno o entro il primo trimestre 2026.

La performance settimanale delle borse

La peggiore performance della settimana viene registrata dalla piazza di Milano che cede quasi due percentuali. Giรน anche la piazza di Francoforte con un -1,8%, seguita da Madrid che mostra un calo dellโ€™1,4% e da Parigi in discesa dellโ€™1,1%. Londra limita il calo allo 0,1%. Il finale si prefigura debole anche per la borsa di Wall Street.

I migliori e peggiori a Piazza Affari

A Piazza Affari, i peggior titoli sono le due banche MPS (-7,8%) e Mediobanca (-6,7%) protagoniste in settimana del risiko bancario. Siena ha superato la soglia minima del 35% nella sua offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) su Piazzetta Cuccia, permettendole il controllo di fatto sulla piรน importante banca dโ€™affari italiana che detiene anche un rilevante pacchetto in Generali. Intanto, il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha ribadito che lโ€™offerta โ€œrisulta priva di razionale industriale nonchรฉ priva di convenienza per gli azionisti di Mediobancaโ€ e che il nuovo corrispettivo non รจ โ€œdi per sรฉ sufficiente, anche alla luce dei rischi di dissinergie e di distruzione di valore che caratterizzano lโ€™offerta, a mutare la precedente valutazione di non congruitร  e inadeguatezzaโ€.

Scivolano del 7% le azioni Moncler oggetto di revisione al ribasso del target price da parte di Morgan Stanley. Giรน, inoltre, Campari -6,9% e Stellantis -5,7%.

Nel principale paniere รจ best performer, invece, TIM che balza di oltre 4 punti percentuali. Bene anche Ferrari in salita del 2,5%.

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