Guerra Ucraina-Russia, le news. Budapest: “Libero ingresso a Putin”. Fonti Ue: “Serve un permesso”

Guerra Ucraina-Russia, le news. Budapest: “Libero ingresso a Putin”. Fonti Ue: “Serve un permesso”

Punti chiave

Zelensky: “Sono aperto a formati bilaterali o trilaterali di dialogo, a ogni formato che possa portarci più vicino alla pace”

Zelensky: “Sono aperto a formati bilaterali o trilaterali di dialogo, a ogni formato che possa portarci più vicino alla pace”.

Zelensky: “Penso che la Russia abbia paura dei Tomahawk”

Zelensky: “Penso che la Russia abbia paura dei Tomahawk”.

Trump: “L’incontro con Zelensky è stato molto cordiale e interessante”

Trump: “L’incontro con Zelensky è stato molto cordiale e interessante. Gli ho detto, così come a Putin, che è tempo di fare un accordo”.

Zelensky: “Ci fidiamo degli Stati Uniti, del fatto che Trump voglia che la guerra finisca”

Zelensky: “Ci fidiamo degli Stati Uniti, del fatto che Trump voglia che la guerra finisca”.

Zelensky: “Non voglio parlare di missili a lungo raggio”

Zelensky: “Non voglio parlare di missili a lungo raggio, con Trump non abbiamo parlato degli attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche russe”.

Zelensky: “Ho avuto un meeting produttivo con Trump”

Zelensky: “Ho avuto un meeting produttivo con Trump. Gli Usa non vogliono un’escalation”.

Concluso incontro Trump-Zelensky, “durato molto più del previsto”

L’incontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca si è concluso. Il loro incontro con le rispettive delegazioni è durato oltre 2 ore. Un alto funzionario ucraino sottolinea che il pranzo di lavoro è durato molto più di quanto fosse pianificato.

Terminato incontro con Trump, Zelensky chiama i leader dell’Ue

E’ terminato dopo oltre due ore l’incontro alla Casa Bianca tra il presiedente americano Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce Axios. Subito dopo il colloquio, Zelensky ha avuto una videochiamata con diversi leader europei per aggiornarli dei risultati.

Zelensky ha lasciato la Casa Bianca dopo incontro con Trump

Volodymyr Zelensky ha lasciato la Casa Bianca dopo l’incontro di oltre due ore con Donald Trump e i suoi collaboratori.

Zelensky ha mostrato a Trump mappe con target russi

Volodymyr Zelensky ha mostrato a Donald Trump “mappe” di potenziali obiettivi da colpire in Russia, secondo fonti della delegazione ucraina.

Trump: “Sono presidente mediatore, sarebbe la nona guerra che risolvo”

“Sono il presidente mediatore” perché “amo risolvere le guerre”. Così il presidente americano Donald Trump parlando alla stampa alla Casa Bianca insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Sto mediando in una situazione non facile. E’ molto più facile quando le persone si capiscono, quando si incontrano, quando si piacciono. Ma non ci troviamo in questa situazione”, ha detto Trump ai giornalisti affermando che “c’è molto odio” tra russi e ucraini, “Zelensky e Putin non si piacciono”.

Parlando dei suoi sforzi di mediazione nei conflitti nel mondo, Trump ha detto che se si risolvesse la guerra in Ucraina “questo sarebbe il numero nove” dei conflitti risolti. “Ne ho risolti otto, compreso il Medio Oriente”, ma “non ho vinto un premio Nobel” per la pace, ha continuato Trump aggiungendo “non mi interessano tutte queste cose. Mi interessa solo salvare vite umane”.

Zelensky: “Con Trump iniziamo a capirci”

Con Donald Trump “iniziamo a capirci”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca sottolineando di avere un “dialogo importante” con il presidente, che è “informato di quello che succede sul campo di battaglia, e questo aiuta”.

Trump: “Impegno di Melania per i bambini una sua decisione”

L’impegno di Melania Trump per aiutare a far tornare i bambini ucraini sfollati a causa della guerra è stata una decisione della first lady. “Voleva farlo. Aveva a cuore i bambini. E ha fatto un ottimo lavoro”, ha detto Donald Trump parlando alla Casa Bianca. “Aveva a cuore i bambini. Pensa ai bambini in continuazione”, ha aggiunto il presidente Usa.

Trump: “Interessato a droni ucraini, ne fanno di molto buoni”

Donald Trump ha detto che è interessato ai droni ucraini per i missili: “Abbiamo molti droni in questo momento, costruiamo i nostri droni, ma compriamo anche droni da altri, e loro realizzano droni molto buoni. La guerra con i droni è davvero venuta alla ribalta negli ultimi due anni a causa di questa guerra”. “Devo dire che non c’è niente come i jet”, ha poi aggiunto.

(afp)

Trump: “Ottime chance di fermare presto guerra in Ucraina”

“Penso che abbiamo ottime chance di finire rapidamente la guerra in Ucraina, prima dell’incontro con Xi tra due settimane” : lo ha detto Donald Trump nell’incontro alla Casa Bianca con Volodymr Zelensky.

Trump: “La guerra in Medio Oriente più complicata e siamo riusciti a risolverla”

“La guerra in Medioriente era molto più complicata” rispetto a quella in Ucraina e “siamo riusciti a risolverla”, per cui “sono molto ottimista che siamo molto vicini alla fine della guerra”, anche dopo il “colloquio molto proficuo avuto ieri con Putin”. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump parlando alla stampa al presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca.

Zelensky: “Abbiamo bisogno di forti garanzie di sicurezza”

“La cosa più importante per il popolo ucraino, che è sotto attacco ogni giorno, è avere forti garanzie di sicurezza”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky.

(afp)

Trump: “Putin vuole che la guerra finisca, forse vuole perdere tempo”

“Putin vuole che la guerra finisca, forse vuole perdere tempo. L’India non comprerà più petrolio russo”: lo ha detto Donald Trump nell’incontro alla Casa Bianca con Volodymr Zelensky, sostenendo che le cose “stanno andando abbastanza bene”.

Zelensky: “Trump ha chance di fermare guerra, per noi occasione”

“Donald Trump ha una “grande chance di fermare la guerra. Per l’Ucraina è una grande chance. Ci servono i Tomahawk, agli Usa offriamo i droni. Le aziende energetiche Usa pronte a aiutarci”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca.

(afp)

Trump: “Sia Zelensky che Putin negoziano bene ma c’è troppo odio tra loro”

Sia Zelensky che Putin stanno “negoziando bene”, ma devono “eliminare un po’ di odio reciproco”. Lo ha detto Donald Trump parlando alla Casa Bianca al fianco del leader ucraino. “Credo che ce la faremo” e sarà una pace “duratura”, ha aggiunto il presidente Usa.

Trump: “Dare i Tomahawk sarebbe escalation ma ne parleremo”

“Dare i Tomahawk a Kiev sarebbe una escalation ma ne parleremo. Speriamo che non ce ne sia bisogno per la fine della guerra. Parleremo della possibilità di attacchi in territorio russo”: lo ha detto Donald Trump nell’incontro alla Casa Bianca con Volodymr Zelensky. Il tycoon ha aggiunto: “Anche a noi servono i Tomahawk”.

Zelensky: “Serve il cessate il fuoco, noi pronti a parlare”

“Primo dobbiamo sederci e parlare. Secondo abbiamo bisogno del cessate il fuoco. Noi siamo pronti a parlare in qualsiasi forma, bilaterale o trilaterale”. Lo afferma Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca.

Trump: “Incontri separati e non a tre con Putin e Zelensky”

Trump: “Incontri separati e non a tre con Putin e Zelensky, c’è un brutto rapporto tra i due”.

(afp)

Zelensky in giacca nera. Trump: “Bellissima”

Volodymyr Zelensky indossa una giacca nera per l’incontro con Donald Trump, come nel precedente incontro, dopo essere stato attaccato per il suo look non consono allo studio Ovale. “Una giacca bellissima, di stile, un bel look”, ha commentato Trump.

Zelensky: “Putin non è pronto alla fine della guerra, ma con l’aiuto di Trump possiamo farcela”

Zelensky: “Putin non è pronto alla fine della guerra, ma con l’aiuto di Trump possiamo farcela”

(afp)

Trump: “Da Orban perché piace a me e a Putin”

Trump: “Da Orban perché piace a me e a Putin, sarà un ottimo anfitrione, è un ottimo leader che sta facendo bene nella gestione del suo Paese”.

(afp)

Trump: “Vogliamo che la guerra finisca”

Trump: “Vogliamo che la guerra finisca”.

Trump: “Con Zelensky parlerò della telefonata con Putin”

Volodymyr Zelensky è un “leader forte” che “ne ha passate molte” ed è “un onore averlo quio”. Lo ha detto Donald Trump parlando al fianco del leader ucraino nella Cabinet Room. “Parleremo della telefonata con Putin”, ha detto Trump, aggiungendo che “le cose stanno andando bene”.

Zelensky a Trump: “Con il tuo aiuto la guerra finirà”

Zelensky a Trump: “Con il tuo aiuto la guerra finirà”

Trump: “Riusciremo a far finire la guerra, le cose stanno andando bene”

Trump: “Riusciremo a far finire la guerra, le cose stanno andando bene”

Zelensky alla Casa Bianca da Trump

Trump e Zelensky hanno posato brevemente per le telecamere prima di entrare per il colloquio

Zelensky arrivato alla Casa Bianca, ora bilaterale con Trump

Zelensky arrivato alla Casa Bianca, ora bilaterale con Trump dopo la chiamata di ieri tra Trump e Putin

Cnn: “Trump con Putin non ha escluso invio Tomahawk a Kiev”

Nella telefonata di ieri con Vladimir Putin, Donald Trump non ha escluso la possibilità che gli Stati Uniti inviino missili da crociera a lungo raggio Tomahawk all’Ucraina. Lo riferisce la Cnn, citando fonti a conoscenza della conversazione. Tuttavia, hanno riferito le fonti, nell’incontro di oggi con Volodymyr Zelensky, non è previsto che Trump si impegni a fornire i missili a Kiev.

Dombrovskis: “Usa favorevoli a sostegno a Kiev”

Gli Stati Uniti sostengono un nuovo programma di prestiti dell’Fmi per l’Ucraina e l’iniziativa dell’Unione Europea di estendere un prestito a Kiev basato sugli asset della banca centrale russa immobilizzati in Occidente. Lo ha dichiarato il commissario europeo per gli affari economici Valdis Dombrovskis, che giovedì ha incontrato il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent per discutere del sostegno all’Ucraina.
Parlando con i giornalisti a margine delle riunioni annuali del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale a Washington, Dombrovskis ha affermato che gli Stati Uniti non hanno ancora una posizione chiara in questa fase sull’adesione o meno al progetto di prestito per le riparazioni dell’Ue. “C’è ora un impegno costruttivo da parte degli Stati Uniti per quanto riguarda le questioni relative al sostegno all’Ucraina”, ha affermato Dombrovskis. “Gli Stati Uniti sostengono ampiamente e accolgono con favore la nostra iniziativa relativa al prestito per le riparazioni”, ha aggiunto.

Ex segretario Nato: “Trattare con Putin da posizione di forza”

“Credo che dobbiamo parlare con Russia se vogliamo che la guerra in Ucraina finisca. Ma il dialogo deve essere condotto da una posizione di forza”. E’ quanto ha affermato oggi alla Fiera del libro di Francoforte l’ex segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, presentando le sue memorie uscite in Germania per l’editore Siedler.
L’ex segretario non ha nascosto nel libro la sua vicinanza con l’Ucraina e anche oggi ha continuato a ribadire la necessita di sostenerla politicamente, finanziariamente e militarmente.
“Solo quando Putin capirà che non può vincere sul campo di battaglia, allora si siederà e accetterà di trattare” ha detto Stoltenberg, come riporta l’agenzia di stampa tedesca Dpa.

Francia, oppositore di Putin: “Servizi russi dietro al complotto per uccidermi”

L’attivista russo per i diritti umani in esilio in Francia Vladimir Osechkin, in un’intervista ad Associated Press rilasciata oggi, ha detto che, dopo avere visto le prove video fornite dalla polizia francese tra cui filmati di casa sua, ritiene che ci siano i servizi di sicurezza russi dietro al complotto per ucciderlo che è stato scoperto in Francia, dove la polizia ha arrestato 4 sospettati. “Ho visto come tutti stavano filmando, come preparavano i luoghi da cui sparare”, ha detto ad AP, aggiungendo che ritiene che “si sia trattato di un’operazione speciale costosa, autorizzata e finanziata da Mosca”. Osechkin ha fondato Gulagu.net, gruppo per i diritti dei detenuti nel famigerato sistema carcerario russo. A riferire dell’arresto di 4 persone sospettate di avere pianificato un attentato contro Osechkin è stato l’ufficio del procuratore antiterrorismo, aggiungendo che le indagini sono condotte dalla Direzione Generale per la Sicurezza Interna, il servizio di controspionaggio e antiterrorismo francese Dsgi. I 4 uomini, di età compresa fra 26 e 38 anni, sono stati arrestati lunedì. Non sono stati forniti dettagli sulla loro nazionalità, né sui possibili motivi per cui avrebbero preso di mira Osechkin o su eventuali sospetti legami con servizi di spionaggio stranieri. Osechkin ha detto di ritenere che alcuni degli uomini arrestati provengano dal Daghestan, una regione nel Caucaso meridionale della Russia.

Media: “Protesta contro la guerra, fermato dalla polizia russa”

Un attivista russo sarebbe stato fermato dalla polizia a San Pietroburgo dopo aver protestato contro la guerra in Ucraina: lo scrive Novaya Gazeta Europe citando a sua volta RusNews, secondo cui l’uomo avrebbe stretto in mano un cartello coi colori della bandiera ucraina e la scritta “No alla guerra con l’Ucraina” in piazza del Palazzo.
Sempre secondo Novaya Gazeta Europe, lo stesso attivista era già stato fermato dalla polizia russa a giugno e detenuto per 24 ore perché accusato di aver portato una foto del defunto oppositore russo Alexey Navalny sulla Pietra Solovetsky, un monumento dedicato alle vittime della repressione politica.
Secondo il giornale, allora fu accusato di aver mostrato “simboli estremisti”.
Alexey Navalny morì nel febbraio del 2024 in circostanze ancora poco chiare mentre era ingiustamente rinchiuso in un carcere nell’Artico russo per accuse di “estremismo” di palese matrice politica. I suoi alleati accusano il Cremlino di averlo ucciso.

Orban:”Se l’Ue vuole la pace, abbandoni i suoi piani di guerra”

“Se l’Europa vuole una pace reale, i suoi piani di guerra devono essere abbandonati e tutto deve essere ricalibrato”. Lo scrive in un tweet il primo ministro ungherese Viktor Orban. “La pace – aggiunge – deve essere raggiunta e deve essere sostenuta dalla forza. È ora che l’Europa intraprenda la strada del buon senso!”.

Consigliere russo propone tunnel Putin-Trump con gli Usa

Un tunnel sotto lo Stretto di Bering da intitolare a Vladimir Putin e Donald Trump che colleghi le coste russe con quelle statunitensi. E’ questa l’idea lanciata, dopo il colloquio telefonico di ieri tra i due presidenti, da Kirill Dmitriev, inviato speciale russo per la cooperazione economica con i Paesi stranieri e capo del Fondo per gli investimenti diretti. Dmitriev, cresciuto negli Usa, con studi a Stanford e Harvard ed ex funzionario di Goldman Sachs, è colui che con l’inviato Usa Steve Witkoff ha spinto di più negli ultimi mesi per un riavvicinamento tra Washington e Mosca.
“Costruiamo un futuro insieme!”, ha scritto Dmitriev su X.
“Immaginate di connettere gli Usa e la Russia, le Americhe e l’Afro-Eurasia – aggiunge il consigliere di Putin, citato dalla Tass – con il tunnel Putin-Trump, un collegamento di 70 miglia che simbolizzi l’unità”. Secondo Dmitriev, l’opera potrebbe essere realizzata dalla compagnia Boring, fondata da Elon Musk, in otto anni al costo di otto miliardi di dollari.
Dmitriev precisa che il tunnel potrebbe consentire il trasporto ferroviario e stradale e aprire prospettive di esplorazione congiunte. Allo stesso tempo, progetti comuni russo-americani creerebbero posti di lavoro e darebbero una spinta alle economie dei due Paesi. Il Fondo da lui diretto, aggiunge “ha già finanziato e costruito il primo ponte ferroviario tra Russia e Cina”. Ora, conclude, “è arrivato il momento di fare di più e collegare i continenti per la prima volta nella storia umana. E’ arrivato il momento di collegare la Russia e gli Usa”. (ANSA).

Wadephul: ”Trump fa un secondo tentativo con Putin, Kiev va coinvolta”

“I colloqui di Budapest sono un secondo tentativo di Trump di convincere Putin a partecipare seriamente ai negoziati” per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul durante la sua visita ad Ankara, dove ha incontrato l’omologo turco Hakan Fidan, sottolineando che “l’Ucraina deve essere coinvolta in qualsiasi decisione” venga presa.

von der Leyen da Macron: “Lavoriamo su dossier in vista del vertice”

“Grazie a Emmanuel Macron per avermi accolto all’Eliseo per un approfondito scambio sulla situazione geopolitica e la competitività europea, in vista del Consiglio europeo della prossima settimana”. Lo scrive sui social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo la sua visita all’Eliseo. “Ci aspetta un’agenda fitta: accelerazione della nostra agenda di semplificazione e decarbonizzazione, sostegno deciso all’Ucraina, rafforzamento delle nostre capacità di difesa europee, ruolo dell’Unione europea nel promuovere una pace duratura a Gaza e la sua ricostruzione. Su ciascuno di questi dossier, lavoriamo mano nella mano con la Francia”, aggiunge.

Berlino: “Trump-Putin? Nessuna decisione senza Kiev”

Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha sottolineato che l’Ucraina deve essere inclusa in qualsiasi accordo che la riguardi. “Non ci deve essere alcuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina”, ha dichiarato Merz ad Ankara, riferendosi all’incontro programmato tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. Secondo Wadephul, i colloqui programmati a Budapest sono un tentativo di convincere Putin a impegnarsi in negoziati seri con l’Ucraina. “L’Ucraina insisterà su questo punto e ha il sostegno della Repubblica Federale di Germania”, ha spiegato il ministro tedesco

Fonti: “Ok degli Usa per colpire gli obiettivi energetici russi in profondità”

Gli Stati Uniti hanno dato il via libera all’Ucraina per colpire obiettivi strategici russi in profondità, ovvero le infrastrutture energetiche, dopo che l’incontro tra il presidente americano Donald Trump e il leader del Cremlino Vladimir Putin in Alaska è terminato senza un accordo. Lo riferiscono fonti alla Cnn, secondo le quali l’Amministrazione Trump ha deciso di aumentare la condivisione delle informazioni di intelligence con Kiev per esercitare pressioni su Putin e nella speranza che si possa tornare al tavolo dei negoziati. Con l’approvazione degli Stati Uniti, quindi, l’Ucraina ha ora adottato una strategia volta a colpire le infrastrutture energetiche della Russia, ha affermato la fonte. Con le linee del fronte di fatto congelate e più di un milione di vittime totali durante il conflitto, l’Ucraina ritiene che colpire le infrastrutture energetiche russe sia uno dei pochi modi rimasti per produrre effetti strategici, ha aggiunto la fonte

Cnn: “Trump con Putin non ha escluso l’invio dei Tomahawk a Kiev”

Nella conversazione telefonica avuta con il leader del Cremlino Vladimir Putin, durata quasi due ore e mezza, il presidente americano Donald Trump non ha escluso l’eventualità di inviare i missili Tomahawk a Kiev chiesti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce la Cnn citando due proprie fonti ben informate, secondo le quali però Trump non si impegnerebbe a fornire i Tomahawk a Kiev nell’incontro che avrà più tardi con Zelensky alla Casa Bianca. La Cnn sottolinea comunque che la situazione potrebbe cambiare, quando Trump si troverà seduto al tavolo con il leader ucraino. E le fonti confermano che il presidente americano può dare l’ordine in qualsiasi momento d fornire più armi all’Ucraina

Trump riceverà Zelensky dopo le 19 nella Cabinet Room della Casa Bianca

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump riceverà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo le 13 ora di Washington, le 19 in Italia, per un pranzo veloce nella Cabinet Room della Casa Bianca. Lo rende noto la stessa Casa Bianca. Si tratta di un cambiamento rispetto al luogo dei due precedenti incontri tra Trump e Zelensky, avvenuti quest’anno nello Studio Ovale

Sondaggio: “Quasi la metà dei polacchi pronti a combattere in caso di attacco”

Quasi la metà dei polacchi sarebbe pronto a combattere in caso di un attacco al loro Paese. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dall’istituto Ibris per il giornale Rzeczpospolita, secondo cui il 25,6% degli interpellati sarebbe pronto a unirsi all’Esercito volontariamente e un altro 20,4% aspetterebbe la chiamata per il servizio militare nel caso di un attacco nemico. Dalla stessa rilevazione emerge che solo il 12,7% degli interpellati cercherebbe di lasciare il Paese con le famiglie per sfuggire alla guerra, mentre il 15,2% non farebbe niente e il 4,7% non saprebbe come comportarsi

Nord Corea sempre più coinvolta nella guerra in Ucraina: munizioni a grappolo sui droni russi

La Corea del Nord è sempre più coinvolta nello sforzo bellico di Mosca. Munizioni a grappolo – vale a dire munizioni che si frantumano in volo in diversi esplosivi o armi incendiarie che ricadono su una vasta area – di fabbricazione nordcoreana sono usate per armare droni Fpv di piccole dimensioni usate dalle forze russe per colpire obiettivi in Ucraina, rende noto il sito Conflict Armament Research e il New York Times che rilancia la scoperta. I resti di tali munizioni sono stati scoperto dal personale dell’ong britannica dopo un attacco a Kherson lo scorso 23 settembre. La Corea del Nord ha fino a ora fornito alla Russia proiettili di artiglieria, missili balistici e militari. E’ sempre il Conflict Armament Research ad aver scoperto che anche le munizioni russe più avanzate sono fabbricate usando componenti low-tech prodotte da aziende occidentali e trasferite nel Paese malgrado le sanzioni occidentali. Le ‘bomblet’ nordcoreane sembrano essere una copia di una munizione americana usata per la prima volta in combattimento durante la prima guerra del Golfo, la M42 Dual Purpose Improved Conventional Munition, e ha le dimensioni di una pila da torcia. Il loro impiego è ora limitato a causa dell’elevato tasso di fallimento nel colpire obiettivi e dal rischio posto dai frammenti non esplosi

Sabotaggio Nord Stream, Polonia nega l’estradizione del sospetto in Germania

Un tribunale polacco ha negato l’estradizione in Germania di un cittadino ucraino sospettato di essere coinvolto nel sabotaggio dei gasdotti Nord Stream avvenuto il 26 settembre 2022. Lo ha riferito l’agenzia di stampa polacca Pap, precisando che il sospetto, identificato come Volodymyr Z. e ricercato in Germania, era stato arrestato alla fine dello scorso settembre a Pruszok, vicino Varsavia, e da allora era in carcere. Secondo la procura federale di Karlsruhe, il 46enne è un sommozzatore qualificato che avrebbe fatto parte del gruppo che ha piazzato ordigni esplosivi sui gasdotti Nord Stream, vicino all’isola danese di Bornholm, nel Mar Baltico. La procura lo accusa di aver provocato una detonazione esplosiva e di sabotaggio anticostituzionale

Budapest: “Non arresteremo Putin, lo aspettiamo con rispetto”

“Aspettiamo il presidente Vladimir Putin con rispetto, naturalmente. Assicureremo che possa entrare in Ungheria, abbia colloqui con successo e poi torni a casa. Non è necessario alcun coordinamento con nessuno”. Lo ha chiarito il ministro degli Esteri ungherese Peter Szjjarto, in una conferenza stampa, rispondendo ad una domanda sul mandato di arresto della Cpi emesso contro il presidente russo e a cui Budapest – che nei mesi scorsi si è ritirata dalla Corte penale internazionale – non intende dare seguito. “Siamo un Paese sovrano”, ha scandito Szjjarto, che stamattina ha avuto un colloquio telefonico con il consigliere del Cremlino Yuri Ushakhov per preparare il prossimo incontro a Budapest tra Vladimir Putin e Donald Trump

Fonte Ue: per lunedì non è atteso il via libera alle nuove sanzioni alla Russia

“Non adotteremo il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia lunedì. Ci vorrà ancora una settimana circa prima che ciò accada”. Lo afferma un alto funzionario Ue in vista del Consiglio Esteri di lunedì. “Il 19° pacchetto di sanzioni ha misure piuttosto consistenti contro la Russia, alcune delle quali hanno costi per le società, soprattutto per i paesi vicini alla Russia, Ungheria inclusa. E’ un pacchetto solido in fase di negoziazione. Ci sono ancora alcune questioni in sospeso da risolvere, qualcuno potrebbe sostenere che forse questo non è il momento migliore per imporre sanzioni”, aggiunge il funzionario respingendo la tesi che vi fossero pressioni Usa per frenare le sanzioni in vista dei colloqui con Putin.
“È vero che l’amministrazione americana stessa non ha imposto nuove sanzioni contro la Russia, perché ritiene che possano avere un ruolo speciale nel tentativo di negoziare la pace, ma non ci ha mai chiesto di rinunciare alle pressioni sulla Russia, in realtà, al contrario – sottolinea -. Quindi se qualcuno volesse sostenere questa argomentazione, penso che verrebbe rapidamente bocciata. E poi, penso che, se la sequenza è quella che ho capito, non so esattamente quando si terrà questo incontro”.

Stoltenberg: “L’Italia e altri Paesi Ue diano supporto militare a lungo termine”

“Ritengo che il ruolo dei Paesi europei, così come di tutti gli alleati della Nato, sia quello di sostenere l’Ucraina. Possiamo supportarla politicamente ed economicamente, ma il mio messaggio principale è questo: più armiamo l’Ucraina, più sarà forte sul campo di battaglia e più sarà influente al tavolo dei negoziati”. Lo ha detto l’ex segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, rispondendo ad una domanda di LaPresse durante una conferenza stampa alla Fiera del Libro di Francoforte, presentando le sue memorie ‘Nella stanza dei bottoni’. “Italia, Norvegia e tutti i Paesi europei non dovrebbero limitarsi a fornire supporto militare, ma impegnarsi a lungo termine. Putin oggi crede che noi ci arrenderemo in un anno, in pochi mesi o anche in un solo mese. La politica deve essere chiara: più forte e duraturo sarà il nostro aiuto militare all’Ucraina, prima finirà la guerra, e il sostegno dovrà continuare anche dopo”.

Fonti Ue: “Il summit Trump-Putin potrebbe essere positivo”

“Fondamentalmente per noi è sempre stata una questione di lavorare per la pace, e quindi abbiamo anche sostenuto gli sforzi del presidente americano, spendendo anche molto capitale politico per spiegare il modo in cui vediamo il conflitto: la distinzione tra aggressore e vittima, e anche per insistere su un punto molto importante, che non possono e non dovrebbero esserci negoziati o discussioni di pace senza l’Ucraina, e nella misura in cui tutto ciò riguarda la sicurezza europea, anche l’Europa dovrebbe essere al tavolo. Quindi, se l’incontro di Budapest conduce in modo positivo verso questi obiettivi e potrebbe farlo, allora è da accogliere con favore”. Lo ha dichiarato un alto funzionario europeo in merito al summit Trump-Putin a Budapest. “Penso sia molto positivo che il presidente Zelensky possa dire la sua oggi nel suo incontro con il presidente Trump”, ha aggiunto

Financial Times: “La Ue propone di usare denaro dei beni russi congelati per acquisto di armi Usa per Kiev”

L’Unione europea ha proposto di utilizzare parte di un prestito da 140 miliardi di euro, garantito dai beni russi congelati, per acquistare armi statunitensi per l’Ucraina, a condizione che Washington continui a sostenere Kiev nella difesa contro la Russia. Lo afferma il Financial Times, che cita un documento della Commissione e alcuni diplomatici e funzionari dell’Ue. La proposta, presentata oggi agli ambasciatori dell’Ue, arriva dopo che gli alleati europei sono rimasti sorpresi dall’accordo del presidente statunitense Donald Trump di incontrare il suo omologo russo in Ungheria. La parte principale del prestito garantito dagli asset russi sarebbe utilizzata per acquistare armamenti, secondo un documento della Commissione che illustra la struttura del prestito. La Commissione aggiunge nel documento che “potrebbe essere prevista una cooperazione con partner internazionali che si impegnino a fornire un sostegno aggiuntivo sostanziale” all’Ucraina.
La proposta mira a sfruttare importanti contratti di approvvigionamento di armi per mantenere gli Stati Uniti allineati, hanno dichiarato diplomatici e funzionari dell’Ue. La Commissione ha inoltre invitato i paesi del G7 e altri Stati a “rafforzare il loro sostegno all’Ucraina insieme all’Ue”, secondo quanto riportato nel documento. Ciò potrebbe comportare la replicazione del “prestito di riparazione” dell’Ue, mobilitando i beni congelati nelle rispettive giurisdizioni – qualcosa che Regno Unito e Canada hanno già indicato di essere disposti a fare – oltre a fornire ulteriore supporto

Budapest: “Garantiremo l’ingresso di Putin nel Paese”

L’Ungheria garantirà che il presidente russo Vladimir Putin possa entrare nel Paese per il vertice con il presidente americano Donald Trump in programma a Budapest. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjßrtó in conferenza stampa. “Siamo pronti a creare le condizioni appropriate affinché i presidenti americano e russo possano tenere colloqui in condizioni di sicurezza e pace”, ha spiegato il capo della diplomazia magiara. “Tutte le questioni tecniche, dal luogo alla tempistica, devono ancora essere decise – ha aggiunto – ma non appena la data sarà definitiva, forniremo ovviamente informazioni”

Videoconferenza Costa, von der Leyen, Macron e Merz

In vista del vertice Ue di giovedì si è tenuta nella mattinata una videoconferenza tra la presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. Lo riferisce un portavoce Ue senza precisare tuttavia se nella chiamata sia stata trattata anche l’ipotesi di un summit Trump-Putin a Budapest

Cpi: “Putin in Ungheria? Obbligo di arresto è valido”

“Il recesso dallo Statuto di Roma ha effetto un anno dopo il deposito della notifica di recesso presso il Segretario generale delle Nazioni Unite, depositario dei trattati internazionali. Il recesso non ha alcun effetto sui procedimenti in corso o su qualsiasi questione già all’esame della Corte prima della data in cui il recesso ha avuto effetto”. Lo spiega all’Ansa la Corte Penale Internazionale in merito alla validità del mandato di cattura per Vladimir Putin se farà ingresso in Ungheria. Eseguire le decisioni esecutive della Corte “è un obbligo giuridico e una responsabilità”, si aggiunge

Mosca: “L’Onu condanni l’uccisione del reporter di Ria Novosti”

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato oggi come “un assassinio deliberato” l’uccisione di un giornalista dell’agenzia Ria Novosti, Ivan Zuyev, avvenuta ieri nella regione ucraina di Zaporizhzhia, dove lavorava come inviato di guerra, e ha chiesto all’Onu e ad altri organismi internazionali di condannare anch’essi l’episodio. Secondo Ria Novosti, Zuyev è stato ucciso nell’attacco di un drone ucraino, che ha ferito gravemente il suo collega Yuri Voitkevich. Zakharova, ricorda che Zuyev è il terzo giornalista del gruppo Rossiya Segodnya, di cui fa parte anche Ria Novosti, che viene ucciso nel conflitto. La portavoce si rivolge tra l’altro all’Unesco, all’Osce e all’Alto commissario per i diritti umani dell’Onu, Volker Türk, perché “assumano coscienziosamente le loro responsabilità condannando immediatamente quest’ultima atrocità del regime di Kiev e mettano in atto misure per prevenire simili fatti in futuro”

Cremlino: “Orbán ha dato garanzie a Putin per il summit”

Su iniziativa della parte ungherese, il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro ungherese Viktor Orbán. “Orbán si è detto pronto a garantire le condizioni per l’organizzazione di un possibile vertice russo-americano a Budapest”, si legge nel comunicato del Cremlino dopo il colloquio tra i due leader. Secondo l’ufficio stampa, Putin ha informato il premier magiaro della sua telefonata ieri col presidente degli Stati Uniti Donald Trump, osservando che “durante i prossimi contatti con i rappresentanti americani, si prevede di discutere un algoritmo per ulteriori azioni nel contesto della ricerca di soluzioni pacifiche per la crisi ucraina, in vista di un futuro vertice russo-americano nella capitale ungherese”

Cremlino: “La logistica del viaggio di Putin non è chiara”

La logistica del viaggio del presidente russo Vladimir Putin in Ungheria per il vertice Russia-Usa non è ancora chiara, secondo il portavoce del leader russo, Dmitri Peskov. “Per ora, naturalmente, la situazione non è chiara”, ha detto Peskov, rispondendo alle domande dei giornalisti su un possibile vertice tra Russia e Stati Uniti in Ungheria. La telefonata tra Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ieri è stata una delle più lunghe dell’anno. Al termine della conversazione, Trump ha annunciato che avrebbe incontrato il leader russo a Budapest. Per volare da Mosca a Budapest, il presidente russo dovrebbe sorvolare Paesi europei, membri della Corte penale internazionale che ha emesso un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti. Il governo ungherese ha già detto, che ha annunciato ad aprile che uscirà dalla Cpi, ha garantito al leader del Cremlino un ingresso sicuro nel Paese, eludendo l’obbligo di arrestarlo

Ue: “Non ci sono divieti di per sé ai viaggi Putin in Europa”

Il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli esteri Sergej Lavrov sono inclusi nelle sanzioni “sul congelamento dei beni, ma non specificamente su divieti di viaggio”. “L’incontro non è stato confermato e non commenteremo gli scenari ipotetici, ma se dovesse accadere di fatto, non ci sono divieti di viaggio di per sé”. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper in merito al possibile incontro Trump-Putin sul territorio Ue. Quanto al mandato di arresto della Cpi ci sono “potenziali deroghe che gli Stati membri possono concedere, ma tali deroghe devono essere emesse dagli Stati membri individualmente”

Cpi: “L’Ungheria dovrebbe arrestare Putin”

L’Ungheria dovrebbe arrestare il leader russo Vladimir Putin qualora dovesse arrivare a Budapest per un possibile faccia a faccia con Donald Trump. Lo ricorda la Corte penale internazionale. Dal 2023 c’è un mandato d’arresto nei confronti di Putin in relazione all’invasione russa dell’Ucraina, avviata più di tre anni fa. E’ sospettato di crimini di guerra, per la deportazione e il trasferimento di bambini ucraini da aree dell’Ucraina finite sotto controllo russo, ma non ha smesso di recarsi in visita all’estero e l’8 ottobre era in Tagikistan, tra i firmatari dello Statuto di Roma. Un portavoce della Corte penale internazionale ha ribadito in dichiarazioni a Europa Press che per l’Ungheria sussiste il dovere di arrestare Putin nonostante la decisione di ritirarsi dallo Statuto di Roma annunciata nei mesi scorsi. “Il ritiro dallo Statuto di Roma è una decisione sovrana, soggetta alle disposizioni dell’articolo 127 dello Statuto – ha rimarcato il portavoce – Un ritiro diventa effettivo un anno dopo la notifica al segretario generale delle Nazioni Unite”, quindi il 2 giugno 2026

Ue: “No al divieto di ingresso per Putin; sul sorvolo decidono gli Stati”

Putin e Lavrov sono nella lista per il congelamento dei beni, ma non specificamente sul divieto di viaggio. Quindi, questa disposizione non è mai stata applicata a loro. Quindi, l’incontro non è stato confermato, non commenteremo gli scenari ipotetici, ma se ciò dovesse accadere, in base ai fatti, non sono interessati al divieto di viaggio in sè”. Lo ha dichiarato la portavoce dell’Ue per la Politica estera, Anitta Hipper, nel briefing quotidiano con la stampa. In merito al sorvolo dello spazio aereo dell’Ue, su cui vige un divieto per i voli russi, la portavoce ha spiegato: “E’ competenza nazionale concedere eventuali deroghe a questo divieto”

Ue: “Per von der Leyen ben venga ogni passo per la pace”

In relazione all’incontro tra Trump e Putin, “la presidente von der Leyen accoglie con favore qualsiasi passo che porti a una pace giusta e duratura per l’Ucraina. Se l’incontro proposto raggiungerà il suo scopo, lo accoglieremo con favore”. Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Olof Gill, nel briefing quotidiano con la stampa

Cremlino: “Putin ha parlato con Orbán”

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto stamane una conversazione telefonica con il primo ministro ungherese Viktor Orban, in vista di un vertice con Donald Trump previsto a Budapest. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax.

Il Cremlino conferma. “L’incontro Putin-Trump possibile entro due settimane”

Un incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump è possibile entro due settimane. Lo conferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, all’indomani della telefonata tra il presidente russo e il presidente americano, con quest’ultimo che ha ipotizzato il nuovo faccia a faccia entro 15 giorni a Budapest. “Potrebbe effettivamente aver luogo entro due settimane o poco più tardi”, ha detto Peskov, citato da Ria Novosti

Budapest: “Garantiremo libero ingresso a Putin”

L’Ungheria garantirà l’ingresso nel Paese al presidente russo Vladimir Putin per il vertice con il presidente statunitense Donald Trump previsto a Budapest, ha assicurato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto. Putin rischia un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale (Cpi) per crimini di guerra. Tuttavia, il primo ministro ungherese Viktor Orban, ad aprile – accogliendo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Budapest, nonostante un mandato di arresto anche nei suoi confronti per crimini di guerra a Gaza – ha annunciato l’intenzione del suo governo di uscire dalla Cpi. Trump ha annunciato ieri che incontrerà Putin nella capitale ungherese per discutere la fine della guerra in Ucraina. Szijjarto ha affermato che le date del vertice potrebbero essere discusse dopo i colloqui tra i ministri degli Esteri statunitense e russo previsti per la prossima settimana

La Russia rivendica la conquista di tre villaggi nelle regioni di Kharkiv e Dnipropetrovsk

La Russia annuncia la conquista di tre località nelle regioni di Dnipropetrovsk e Kharkiv, nell’Ucraina orientale. Le forze di Mosca, riferiscono i media russi, hanno preso il controllo di Pryvillia, nella regione di Dnipropetrovsk, e di Pishchane e Tykhe, nella regione di Kharkiv

Fonte Ue: “Non so come Putin possa arrivare a Budapest, servirebbe un permesso”

“Se il summit si farà a Budapest sicuramente gli americani vorranno che Vladimir Putin ci arrivi. Come ci arriverà, non lo so”. Lo afferma una fonte diplomatica Ue in merito al possibile incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’omologo russo, argomento che probabilmente il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto porterà al Consiglio affari esteri di lunedì prossimo. Diversi i problemi legati all’eventuale incontro, a partire dalla rotta aerea. Per sorvolare lo spazio aereo Ue servirebbe un’autorizzazione ad hoc, aggiunge la fonte Ue, accennando all’esistenza di una rotta che porta dalla Russia all’Ungheria senza entrare nello spazio aereo europeo, ma dichiarando di non sapere se Mosca la sceglierà. Putin “potrebbe sorvolare l’Ucraina, ma non credo sia un’opzione saggia”, sottolinea. Inoltre, in teoria il presidente russo dovrebbe essere arrestato una volta atterrato a Budapest in virtù del mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale. Tuttavia, “nessuno si sorprenderebbe se l’Ungheria non lo arrestasse”, spiega la fonte, “anche se questo non aiuta” la reputazione della Cpi

Francia, pianificavano attentato contro un attivista russo: 4 arresti

La polizia francese ha arrestato quattro persone sospettate di aver pianificato un attentato contro l’attivista russo per i diritti umani in esilio Vladimir Osechkin. Osechkin, che denuncia gli abusi nelle prigioni russe, ha chiesto asilo politico in Francia dopo essere fuggito dalla Russia a causa delle pressioni delle autorità. I quattro uomini sono stati arrestati lunedì. Le autorità non hanno rivelato la nazionalità dei sospetti né il loro movente. L’agenzia francese di controspionaggio, la Dgsi, ha condotto le indagini. Osechkin ha fondato Gulagu.net, un gruppo che ha pubblicato video e resoconti di presunte torture e corruzione nel famigerato e severo sistema carcerario russo. Osechkin ha affermato di aver ricevuto ripetute minacce di morte dal 2022, l’ultima delle quali nel febbraio di quest’anno

Il ministro degli Esteri ungherese sente il consigliere di Putin

Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha avuto una conversazione telefonica con il consigliere presidenziale russo, Yuri Ushakov, in preparazione del vertice Russia-Usa a Budapest. “I preparativi sono in pieno svolgimento: ho appena parlato con Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del presidente Putin”, ha scritto Szijjarto sui social media. Ieri, il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno parlato al telefono in una delle loro colloqui più lunghi dall’inizio del 2025. I due leader hanno discusso, tra le altre cose, del conflitto in Ucraina. Al termine della conversazione, Trump ha annunciato che avrebbe incontrato il leader russo a Budapest. Oggi, invece, è atteso l’incontro tra Trump e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Washington

Orbán: “Stamattina parlerò con Putin al telefono”

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha dichiarato che questa mattina ha in programma di discutere con il presidente russo Vladimir Putin il suo prossimo incontro a Budapest con il presidente statunitense Donald Trump. “Ieri sera ho avuto una conversazione telefonica con il presidente americano”, ha dichiarato a Radio Kossuth. “E parlerò con il presidente Putin questa mattina”, ha aggiunto, esprimendo la speranza che i prossimi colloqui tra i due leader nella capitale ungherese rappresentino un passo importante verso la risoluzione del conflitto ucraino. “Fin dall’inizio, abbiamo detto che la guerra è un male, ma questo non significa che dobbiamo chiudere i canali diplomatici. Senza canali diplomatici, non c’è pace”, ha aggiunto il premier ungherese. Orbán ha sottolineato che il prossimo incontro tra Putin e Trump “serve gli interessi di tutte le famiglie ungheresi”, poiché faciliterà la fine del conflitto in Ucraina, che ostacola il normale sviluppo delle economie europee, compresa quella ungherese

Cina sull’incontro Trump-Putin: “Sosteniamo ogni sforzo di pace”

Cina sull’incontro Trump-Putin: “Sosteniamo ogni sforzo di pace”

Media: “Forse già da oggi sospensione delle ostilità a Zaporizhzhia”

La decisione di sospendere temporaneamente le ostilità per riparare le linee elettriche collegate alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (ZNPP), occupata dalla Russia, potrebbe essere presa già oggi. Lo riporta Ukrainska Pravda citando Sky News. Alexei Likhachev, capo della società nucleare statale russa Rosatom, ha affermato che l’introduzione di un “periodo di quiete” consentirebbe di lavorare su due linee di trasmissione elettrica danneggiate, una sul territorio controllato dalla Russia e l’altra dall’Ucraina. “Si tratta di una decisione molto difficile che richiede un giusto equilibrio. È molto provvisoria, molto preliminare, ed è possibile che venga attuata già domani”, aveva dichiarato ieri Likhachev. La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, al momento non produce elettricità. Dipende da una fonte di energia esterna per raffreddare i materiali nucleari e prevenire un incidente grave

Putin riunisce il Consiglio di Sicurezza dopo la telefonata con Trump

Il presidente russo Vladimir Putin ha riunito il Consiglio di Sicurezza nazionale al Cremlino per informare i suoi membri dei risultati del colloquio telefonico avuto ieri sera con il suo omologo americano Donald Trump. Il consigliere di Putin per la politica estera, Yuri Ushakov, ha detto che “ieri sera, immediatamente dopo la telefonata con Trump, il presidente ha convocato al Cremlino i membri permanenti dl Consiglio di Sicurezza e li ha informati in dettaglio sui contenuti sull’ultimo scambio di vedute con la controparte americana”

Dmitriev: facciamo un tunnel tra lo stretto di Bering e l’Alaska

Un tunnel di collegamento stradale e ferroviario fra Russia e Stati Uniti, è il progetto che l’inviato speciale del Cremlino per gli investimenti esteri, il principale fautore ed estensore del riavvicinamento fra Mosca e Washington fondato sul business, in particolare sul business delle costruzioni, Kirill Dmitriev, ha avanzato dopo la telefonata di ieri fra Donald Trump e Vladimir Putin. La struttura fra lo stretto di Bering e l’Alaska lunga 110 chilometri “che sarà simbolo di unità”, potrebbe essere sviluppata, ha aggiunto il direttore del Fondo russo per gli investimenti diretti, in otto anni e a un costo contenuto entro gli otto miliardi di dollari. “Immaginatevi di connettere gli Stati Uniti e la Russia, le Americhe e l’Eurasia con il Putin-Trump Tunnel. Il costo complessivo sarebbe di 65 miliardi di dollari, ma la Boring Company di Elon Musk potrebbe ridurlo a meno di otto miliardi, ha aggiunto Dmitriev. “Costruiamo il futuro insieme!”. “Il Fondo diretto russo ha già investito e costruito il primo ponte ferroviario mai costruito fra Russia e Cina. E’ arrivato il momento di connettere Russia e Stati Uniti”, ha sottolineato.

Zelensky negli Usa incontra i produttori di Tomahawk e Patriot

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver incontrato i rappresentanti del produttore americano dei sistemi missilistici Tomahawk e Patriot, richiesti da Kiev per difendersi dall’invasione russa. “Abbiamo discusso della capacità produttiva di Raytheon, delle possibili vie di cooperazione per rafforzare la difesa aerea e le capacità a lungo raggio dell’Ucraina, nonché della prospettiva di una produzione congiunta ucraino-americana”, ha spiegato Zelensky sui social media, atteso alla Casa Bianca, dove il presidente Donald Trump dovrebbe riceverlo per la terza volta dall’inizio del suo mandato. In un altro messaggio pubblicato su X, il presidente ucraino ha dichiarato di aver incontrato anche i rappresentanti del gruppo Lockheed Martin. “Ho delineato le esigenze specifiche dell’Ucraina in termini di sistemi di difesa aerea e missili compatibili, nonché di aerei F-16”, ha aggiunto. Giovedì, per il secondo giorno consecutivo, sono state imposte interruzioni di corrente in tutta l’Ucraina a causa dei danni causati dagli attacchi russi alle infrastrutture del Paese, secondo quanto riportato dal gestore della rete.

Droni di Kiev colpiscono obiettivi sulla costa del Mar Nero

Droni e missili di Kiev hanno colpito nella notte obiettivi sulla costa del Mar Nero in Russia. Il sindaco di Sochi, Andrei Proshunin, ha reso noto che è stato respinto un missile contro la città e sollecitato i residenti a evitare le spiagge e le zone costiere. I residenti hanno denunciato sui social esplosioni e il suono delle sirene. Il traffico aereo all’aeroporto internazionale di Sochi è stato sospeso provvisoriamente a causa della minaccia. Non sono stati riportati danni o vittime. Il ministero della Difesa a Mosca ha reso noto che sono stati intercettati sulla Crimea nelle ultime ore 32 droni ucraini. Nella regione ci sono stati danni a centrali elettriche e blackout. Sarebbe stato anche colpito un grande deposito di petrolio a Sinferopoli.

Ucraina: attacco russo con droni su Kryvyi Rih

Kryvyi Rih è stata sottoposta a un massiccio attacco da parte dei droni Shahed, con più di 10 esplosioni segnalate mentre i sistemi di difesa aerea erano in funzione.
Lo ha riferito su Telegram il capo del Consiglio di difesa di Kryvyi Rih, Oleksandr Vilkul, come riporta Ukrinform .

“Kryvyj Rih. Massiccio attacco Shahed. Già più di 10 esplosioni e oltre 10 Shahed sulla città”, ha scritto.

La Russia continua a terrorizzare la vita in Ucraina, ha scritto il presidente Volodymyr Zelensky sul suo canale ufficiale Telegram. “Nulla è cambiato per la Russia: continua a terrorizzare la vita in Ucraina. Uno sciame di droni ha colpito Kryvyj Rih, colpendo infrastrutture civili. C’erano decine di altri droni d’attacco nei nostri cieli. Sono stati avvistati anche missili. Infatti, non è passata una sola notte nelle ultime settimane senza che la Russia abbia attaccato l’Ucraina. La maggior parte degli obiettivi sono infrastrutture: una sistematica campagna di terrore contro il nostro settore energetico”, si legge nel post.

Trump: “Io e Putin ci incontreremo a Budapest per valutare se possiamo porre fine a questa ‘ingloriosa’ guerra”

La telefonata con Vladimir Putin è stata “molto produttiva” e sono stati fatti “grandi progressi”. Lo scrive Donald Trump su Truth, annunciando che “la prossima settimana si terrà una riunione dei nostri Consiglieri di Alto Livello. I primi incontri con gli Stati Uniti saranno guidati dal segretario di Stato Marco Rubio, insieme a diverse altre persone che saranno designate. La sede dell’incontro deve ancora essere definita”. In seguito, annuncia il presidente Usa, “il Presidente Putin e io ci incontreremo poi in una località concordata, Budapest, in Ungheria, per valutare se possiamo porre fine a questa ‘ingloriosa’ guerra tra Russia e Ucraina. Il Presidente Zelensky e io ci incontreremo domani nello Studio Ovale, dove discuteremo della mia conversazione con il Presidente Putin e di molto altro”, conclude Trump

Ucraina, missili russi su base di addestramento delle forze di Kiev

Due missili russi hanno colpito una base di addestramento delle forze ucraine questa mattina. Lo ha riferito il Comando operativo meridionale, a quanto riportano i media ucraini.
L’esatta ubicazione del sito militare non è stato fornito, così come non si conoscono dettagli sulle “vittime” che vi sono state “nonostante le misure di precauzione” che erano state adottate.

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