Gaza, le news dopo l’accordo Israele – Hamas. Trump: “Tremila anni per arrivare fin qui”

Gaza, le news dopo l’accordo Israele – Hamas. Trump: “Tremila anni per arrivare fin qui”

Alle 7.07, dopo 736 giorni, Hamas ha iniziato a liberare i primi ostaggi. Alla Croce Rossa ne sono stati consegnati sette, poi è toccato agli altri 13. Nel frattempo hanno lasciato le prigioni israeliane – diretti a Gaza, Ramallah o l’Egitto – centinaia di detenuti palestinesi liberati secondo quanto stabilito dall’accordo. Trump è atterrato a Tel Aviv dove è stato accolto dal premier israeliano Netanyahu e ha parlato alla Knesset. A Sharm el Sheikh la firma dell’accordo durante il “vertice della pace” con i leader di oltre venti Paesi.

Punti chiave

Onu: “20 milioni di dollari per aiuti d’emergenza a Gaza”

Il Coordinatore dei soccorsi d’emergenza per l’Onu, Tom Fletcher, ha annunciato oggi lo stanziamento di altri 11 milioni di dollari dal fondo per sostenere l’immediato potenziamento delle operazioni umanitarie a Gaza in vista dell’inverno. Questo finanziamento, ha dichiarato l’Onu, segue l’assegnazione di 9 milioni di dollari della settimana scorsa, destinata a garantire sufficienti forniture di carburante per mantenere in funzione i servizi salvavita in tutta la Striscia, portando così il totale dei fondi destinati a Gaza a 20 milioni di dollari. Fletcher ha avvertito che, senza nuovi contributi al fondo d’emergenza, gli aiuti non potranno continuare a raggiungere i palestinesi

Costa: “La Ue pronta a partecipare al Consiglio di pace di Gaza”

“Vorrei elogiare il presidente Trump e tutti i mediatori per il successo del piano di pace. Questo è il culmine degli sforzi della comunità internazionale verso un cessate il fuoco, la soluzione dei due Stati e una pace duratura tra israeliani e palestinesi. L’Unione europea è pienamente impegnata a collaborare attivamente con tutte le parti coinvolte nell’attuazione di questo piano di pace”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa nel suo intervento a Sharm el-Sheikh, pubblicato dal servizio stampa dell’istituzione Ue. “Siamo pronti a partecipare al Consiglio internazionale di pace e a sostenere tutti i processi: governance di transizione, ripresa e ricostruzione. Non appena le condizioni lo consentiranno, amplieremo immediatamente la nostra assistenza umanitaria. L’Unione europea è il principale donatore umanitario dei palestinesi e rafforzeremo i nostri sforzi. In linea con il nostro impegno a favore di un’Autorità palestinese riformata, continueremo a sostenerla e a sostenere il suo programma di riforme, garantendo che Gaza faccia parte di uno Stato democratico, libero dal terrorismo”, ha sottolineato Costa ricordando: “Abbiamo stanziato 1,6 miliardi di euro a favore dell’Autorità palestinese per il periodo 2025-2027 e continueremo a contribuire, anche con la nostra esperienza nei settori che saranno fondamentali nella Gaza postbellica”

Egitto annuncia una conferenza sulla ricostruzione a Gaza a novembre

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha annunciato oggi che il suo Paese ospiterà il prossimo novembre una conferenza internazionale sulla ricostruzione della Striscia di Gaza, sulla scia dell’accordo di cessate il fuoco firmato a Sharm el Sheik. La Conferenza del Cairo per la ricostruzione di Gaza mira a “sfruttare lo slancio del vertice di pace di Sharm el Sheik”, ha sottolineato la presidenza egiziana in un comunicato.

Macron: “Restano molte ambiguità sul futuro della governance di Gaza”

“Restano molte ambiguità sulla futura governance di Gaza”. A sottolinearlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron dopo il vertice di Sharm El Sheikh. Macron si è detto convinto che “l’autorità palestinese debba avere il suo posto”. Il presidente francese ha peraltro fatto presente che il presidente americano Donald Trump è stato estremamente attento e amichevole con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas.

Clinton: “Grande riconoscimento a Trump per l’accordo su Gaza”

“Il presidente Trump e la sua amministrazione, il Qatar e altri attori regionali meritano un grande riconoscimento per aver mantenuto tutti coinvolti fino al raggiungimento dell’accordo”, ha scritto Clinton in una nota pubblicata su X. Clinton ha anche affermato che Israele e Hamas “devono cercare di trasformare questo momento fragile in una pace duratura che garantisca la dignità e la sicurezza sia dei palestinesi che degli israeliani”

Sanchez: “La pace duratura sia costruita su giustizia e umanità”

“Oggi è un giorno per la speranza. La Spagna ringrazia gli sforzi degli Stati Uniti, Egitto, Qatar e Turchia che l’hanno reso possibile”. E’ il messaggio su X del premier spagnolo Pedro Sanchez, che ha partecipato oggi alla cerimonia ufficiale della firma del piano di pace in Medio Oriente e al vertice di Sharm el-Sheikh, dopo l’accordo del cessate il fuoco raggiunto da Israele e Hamas.
“Una pace vera e duratura non può essere costruita solo sul silenzio dei cannoni, ma sulle voci della giustizia e dell’umanità”, scrive Sanchez nel testo in inglese. Il governo iberico ha celebrato la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi e ha evidenziato che la sfida ora è garantire la piena applicazione delle disposizioni politiche, di sicurezza e umanitarie dell’accordo, riferisce la Moncloa. L’esecutivo evidenzia tre priorità: rifornire di aiuti umanitari la popolazione di Gaza in maniera urgente e massiccia; consolidare la pace e le misure di sicurezza per evitare un nuovo conflitto, basandosi sul Piano di pace della Lega Araba e sulla dichiarazione di New York; e avanzare sulla implementazione della soluzione dei due Stati per la creazione di uno Stato Palestinese fattibile, garantendo allo stesso tempo la sicurezza e il riconoscimento pieno dello Stato di Israele. Madrid riafferma, allo stesso tempo, la difesa del sistema multilaterale e del diritto internazionale ed “evoca lo spirito della Conferenza di Madrid del 1991 e degli Accordi di Oslo” con un appello a fare di questo momento un “punto di svolta verso un futuro di pace, giustizia e convivenza in Medio Oriente”

Idf conferma: “I quattro feretri contenenti i corpi degli ostaggi deceduti sono entrati in Israele”

L’esercito israeliano ha annunciato che quattro feretri contenenti i corpi di ostaggi deceduti hanno attraversato il confine con Israele, scortati dalle forze israeliane, e sono attualmente in viaggio verso l’Istituto Nazionale di Medicina Legale, dove “verranno effettuate le procedure di identificazione”. “I rappresentanti dell’Idf stanno accompagnando le famiglie”, ha osservato l’Idf, esortando il pubblico ad “agire con sensibilità e attendere l’identificazione ufficiale, che sarà prima comunicata alle famiglie degli ostaggi deceduti”. A riferirlo è Haaretz

Tajani: “Pronti a intervenire subito a Gaza con nuovi aiuti umanitari”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Sharm el Sheikh “ha offerto la disponibilità dell’Italia a intervenire immediatamente per nuovi aiuti umanitari”. Lo ha detto a Cinque Minuti il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Già domani mattina ci sarà una riunione per vedere cosa si può fare per aiutare la popolazione civile”, ha aggiunto, “poi aiuti dal punto di vista della sanità, siamo pronti a inviare ospedali da campo e siamo pronti a far curare bambini palestinesi in ospedali da campo, inviando nostri medici”

Hamas: “Sui detenuti palestinesi forme orribili di torture”

“I nostri prigionieri liberati hanno rivelato le forme più orribili di tortura psicologica e fisica a cui sono stati sottoposti per oltre due anni, in una scena che incarna le forme più dure di sadismo e fascismo dell’era moderna”. È quanto afferma Hamas in una nota su Telegram. Hamas ha chiesto alle organizzazioni umanitarie e per i diritti umani di intervenire contro i “crimini sistematici contro i prigionieri” commessi da Israele. Lo riporta Al Jazeera

Trump si è imbarcato sull’Air Force One diretto negli Usa

Il presidente americano Donald Trump si è imbarcato sull’Air Force One per il viaggio di ritorno negli Stati Uniti. Prima di entrare nell’aereo ha fatto un cenno di saluto ai presenti ma non si è fermato a parlare con i giornalisti

Meloni: “L’Italia è pronta a fare la sua parte a Gaza”

“L’Italia è pronta a fare la sua parte” a Gaza, “è una grande occasione”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a Sharm el Sheikh. “E’ una giornata storica, sono fiera che l’Italia ci sia”, ha aggiunto, sottolineando “il ringraziamento per quanto fatto dall’Italia sul piano umanitario per la popolazione di Gaza ma anche a tutti gli sforzi verso la cessazione delle ostilità”

Meloni: “Punto al riconoscimento dello stato di Palestina quando ci saranno le condizioni”

“Chiaramente se viene attuato il piano certo che è più vicino” il riconoscimento della Palestina da parte dell’Italia. Lo ha detto Giorgia Meloni a margine del summit su Gaza in Egitto. “Io punto ad avere uno Stato della Palestina e quindi il riconoscimento dello Stato della Palestina, quindi quando ci saranno le condizioni che sono state poste anche dal Parlamento, certo”, ha spiegato

Meloni: “A Gaza un successo di Trump, auguro lo stesso su Kiev”

L’accordo su Gaza “è un grande successo di Donald Trump, gliene auguriamo altri, a partire dall’Ucraina”. Lo ha detto Giorgia Meloni a margine del summit su Gaza in Egitto

Trump: “La terza guerra mondiale non scoppierà in Medio Oriente”

“Per tanti decenni si è detto che la terza guerra mondiale sarebbe scoppiata in Medio oriente, non accadrà. La terza guerra mondiale non scoppierà in Medio Oriente e auspicabilmente non ci sarà”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo intervento al vertice di Sharm el-Sheikh

Trump a Meloni: “Sei giovane e bellissima, negli Usa non posso dirlo”

“Abbiamo qui una giovane donna. Non mi sarebbe permesso dirlo – negli Stati Uniti, di solito, è la fine della carriera se lo fai – ma correrò il rischio: è una donna giovane e bellissima. Voleva essere qui, è incredibile. In Italia è una politica di grande successo. Non ti dispiace se dico che sei bellissima? Perché lo sei davvero”. Così il presidente americano Donald Trump, rivolgendosi alla premier italiana Giorgia Meloni a margine del summit sulla pace in Medio Oriente

Croce Rossa ha ricevuto altre due bare con i corpi degli ostaggi

La Croce Rossa ha ricevuto poco fa da Hamas due bare e ora le sta portando nello stesso luogo dove si trovano le altre due consegnate oggi da Hamas con i corpi degli ostaggi uccisi. Lo afferma l’esercito israeliano (Idf), come riporta il Times of Israel. Le Idf sono pronte a ispezionare le quattro bare, prima di drappeggiarle con le bandiere israeliane e tenere una breve cerimonia presieduta da un rabbino militare. I resti saranno poi prelevati per essere identificati e confermare che appartengano agli ostaggi uccisi. L’esercito aveva dichiarato che “Hamas è tenuta a rispettare l’accordo e a compiere gli sforzi necessari per restituire tutti i corpi”, dopo che il gruppo palestinese aveva annunciato che oggi avrebbe restituito solo i corpi di quattro dei 28 ostaggi morti: Guy Illouz, Yossi Sharabi, Bipin Joshi e l’ufficiale delle IDF, il capitano Daniel Perez.

Trump: “Ora inizia la ricostruzione”

“È così bello vedere sorgere un giorno nuovo e meraviglioso. E ora inizia la ricostruzione”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riferendosi alla Striscia di Gaza, nel suo intervento al summit di Sharm el-Sheikh. Questo “è il giorno per cui le persone in tutta la regione e in tutto il mondo hanno lavorato, lottato, sperato e pregato”, ha aggiunto Trump, secondo cui è stato “raggiunto ciò che tutti dicevano fosse impossibile: finalmente abbiamo la pace in Medio Oriente”. Il presidente americano ha quindi espresso la sua “enorme gratitudine alle nazioni arabe e musulmane” che, a suo dire, “hanno contribuito a rendere possibile questa incredibile svolta”.

Primo ministro pakistano: “Trump merita Nobel Pace, ha salvato milioni di persone”

Il primo ministro pakistano, Shehbaz Sharif, ha proposto che il prossimo Premio Nobel per la Pace venga assegnato al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha definito “uno dei più grandi leader della storia recente”. “Il presidente Trump ha posto fine a otto guerre e ha salvato la vita a milioni di persone”, ha affermato Sharif nel suo discorso al vertice di Sharm el-Sheik.

Al-Sisi a Israele, da qui nuovo inizio per coesistenza

“La pace non è solo creata dai governi, ma anche costruita dai popoli quando si rendono conto che i rivali di ieri potrebbero essere i partner di domani. Colgo l’occasione per rivolgere un appello al popolo israeliano: Trasformiamo questo momento storico in un nuovo inizio di giusta e pacifica coesistenza”. Lo ha dichiarato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, alla summit su Gaza ospitato a Sharm el-Sheikh. “Guardiano insieme a un futuro migliore, tendiamo le mani a una cooperazione verso una pace giusta e duratura per tutti i popoli della regione”.

Al-Sisi, palestinesi hanno diritto a autodeterminazione

“Il popolo palestinese ha diritto all’autodeterminazione e alla libertà”. Lo ha dichiarato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi al summit su Gaza ospitato a Sharm el-Sheikh.

Trump: “Meloni sta facendo ottimo lavoro”

“Una governante molto forte, sta facendo un ottimo lavoro”: con queste parole Donald Trump ha elogiato la premier italiana Giorgia Meloni durante la cerimonia per la firma degli accordi di pace in Medio Oriente a Sharm el-Sheikh.

Trump, ok ad Hamas come forza di polizia per un periodo

Un giornalista ha chiesto al presidente Donald Trump quale fosse il suo messaggio ad Hamas in seguito alle notizie secondo cui il gruppo svolgerà un ruolo di forza di polizia palestinese: “Abbiamo dato loro l’approvazione per un periodo di tempo”, ha detto il presidente americano. “Vogliono porre fine ai problemi e lo hanno detto apertamente, e abbiamo dato loro l’approvazione per un periodo di tempo. Penso che andrà tutto bene”, ha aggiunto.

Trump, per Gaza i paesi più ricchi del mondo

“Preferisco le persone toste a quelle morbide e accomodanti. Non so perché. Credo che sia un problema di personalità”. Lo ha detto Donald Trump al vertice di Sharm El Sheikh. “La maggior parte dei leader in questa sala governano i paesi più ricchi del mondo, forse non è politically correct dirlo ma io lo dico”, ha aggiunto il presidente americano. “Sono contento che ci sostengano”.

Trump: “Insieme abbiamo realizzato l’impossibile”

“Questo è il giorno per cui le persone in questa regione e in tutto il mondo hanno lavorato, lottato, sperato e pregato”. A dichiararlo è stato il presidente americano Donald Trump durante la cerimonia della firma a Sharm el Sheikh. “Con l’accordo storico che abbiamo appena firmato, le preghiere di milioni di persone sono state finalmente esaudite. Insieme, abbiamo realizzato l’impossibile. Finalmente, abbiamo la pace in Medio Oriente”.

Trump, accordo Israele-Hamas sta funzionando bene

Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas “sta funzionando davvero incredibilmente bene”. Lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump, rilanciato da al-Jazeera, prendendo parte alla cerimonia di firma dell’accordo per la tregua nella Striscia e il rilascio degli ostaggi a Sharm el-Sheikh. Per il capo della Casa Bianca ci sono voluti “dai 500 ai 3.000 anni per arrivare a questo punto”.

Firmati gli accordi di pacein Medio Oriente. Il primo ad apporre la propria firma è stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha dichiarato: “Ci sono voluti tremila anni per arrivare fin qui”. I documenti sono stati successivamente sottoscritti dai principali mediatori della trattativa tra Israele e Hamas: il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, padrone di casa; l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. La firma è stata accolta da un lungo applauso degli oltre venti leader internazionali presenti all’International Conference Center di Sharm el-Sheikh, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni.

Trump: “Un giorno straordinario per il Medio Oriente”

Il vertice di Gaza è “un giorno straordinario per il Medio Oriente”. Lo ha detto Donald Trump.

(reuters)

Trump saluta Abu Mazen al vertice per Gaza

Quello con Abu Mazen è stato quello durato di più tra i saluti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump con i leader al summit di pace a Sharm el-Sheikh. Il leader palestinese, penultimo in questa cerimonia prima soltanto del presidente della Fifa Giovanni Infantino, è stato accompagnato dal presidente francese Emmanuel Macron fino al palco dove Trump ha stretto la mano uno a uno ai capi di Stato e di governo nonché ai vertici delle organizzazioni internazionali e regionali invitate. Abu Mazen ha parlato circa un minuto e mezzo con Trump, che per lo più si è limitato ad ascoltare annuendo. Poi i due si sono salutati sorridendo.

Foto di gruppo a Sharm el-Sheikh per il vertice sulla pace

Foto di gruppo per gli oltre venti leader internazionali riuniti a Sharm el-Sheikh per il vertice sulla pace in Medio Oriente. Al centro dello scatto, come da copione, il presidente americano Donald Trump, accanto al padrone di casa Abdel Fattah al-Sisi. La premier Giorgia Meloni, unica donna tra i leader presenti, posa defilata vicino al premier greco Kyriakos Mitsotakis.

(reuters)

Trump a Meloni durante foto a Sharm, ‘a beautiful woman’

Prima della foto ‘a due’ di Donald Trump con Giorgia Meloni al vertice per la pace di Sharm el Sheikh, il presidente statunitense ha accolto la premier italiana sul podio esclamando: “Who’s this woman? Who’s this woman? A beautiful woman”.

(reuters)

Al Sisi, a novembre al Cairo vertice su ricostruzione Gaza

Il Cairo ospiterà a novembre il vertice internazionale sulla ricostruzione della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi nel corso dell’incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a margine del vertice di Sharm el Sheikh sul futuro di Gaza.

Israele, liberati 1.968 prigionieri palestinesi

Le autorità penitenziarie israeliane hanno annunciato in una nota la liberazione di un totale di 1.968 prigionieri palestinesi, nel quadro dell’accordo che ha portato alla liberazione di venti ostaggi israeliani. “1.968 terroristi sono stati trasferiti da diverse prigioni nel Paese alle prigioni di Ofer e Ktziot”, si legge nella dichiarazione, “dopo la conclusione delle attività necessarie nelle prigioni e l’approvazione delle autorità politiche, tutti i terroristi sono stati liberati dalla prigione di Ofer in Cisgiordania e a Gerusalemme Est e dalla prigione di Ktziot a Kerem Shalom”, ovvero uno dei punti di accesso alla Striscia di Gaza.

Trump accoglie leader al vertice di Sharm: strette di mano e foto

Donald Trump, grande protagonista del vertice per la pace di Sharm el-Sheikh, accoglie gli oltre venti leader internazionali giunti in Egitto per l’occasione. Sorrisi, strette di mano e pacche sulle spalle hanno accompagnato i momenti d’incontro. Tra i presenti anche la premier italiana Giorgia Meloni, salutata dal tycoon con una calorosa stretta di mano davanti a flash e telecamere.

L’ostaggio liberato Avinatan Or abbraccia la fidanzata Noa Argamani

Alcune foto pubblicate dall’Idf e dai media mostrano Avinatan Or, uno degli ostaggi liberati oggi da Hamas, riunito alla sua fidanzata, anche lei ex ostaggio, Noa Argamani. Or è stato rapito al festival musicale Nova insieme ad Argamani, che è stata liberata in un’operazione militare delle forze israeliane l’8 giugno 2024. Il 7 ottobre, Hamas aveva pubblicato un video della coppia che è diventato uno dei più noti di quel giorno.

Idf: “Consegnati alla Croce Rossa i corpi di due ostaggi”

L’Idf ha affermato i resti di due ostaggi deceduti sono stati consegnati alla Croce Rossa a Gaza. Lo riporta Sky News. Secondo l’esercito, si “continuerà” con il trasferimento di altre due salme, aggiungendo che Hamas “è tenuta a rispettare l’accordo e a compiere gli sforzi necessari per restituire tutti i caduti”. In precedenza, Hamas aveva dichiarato che i corpi di quattro ostaggi sarebbero stati consegnati oggi nell’ambito dello scambio di prigionieri con Israele.

Trump: “Stanno cercando i corpi degli ostaggi”

“Stanno cercando i corpi. È un compito terribile. Sanno dove si trovano molti di essi. Credo che cinque o sei siano già stati ritrovati, ma continuano a cercare. Conoscono le zone e le squadre di ricerca sono all’opera, in collaborazione con Israele. Ne troveranno diversi”. A dichiararlo, seduto al fianco del presidente egiziano Abdel Fatah Al-Sisi, è stato il presidente americano Donald Trump, parlando di Hamas e dei corpi degli ostaggi senza vita.

Siparietto a Sharm, Erdogan a Meloni: “Devo farti smettere di fumare”

Siparietto a margine del vertice di pace a Sharm el-Sheikh tra la premier Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. In un video, si vede Erdogan rivolgersi alla premier italiana in lingua turca invitandola a smettere di fumare: “You look good! But I have to make you quit smoking sometimes“. “Lo so, lo so”, risponde Meloni in inglese ridendo. Mentre il presidente francese Emmanuel Macron assiste alla scena tra le risate.

NEW: #Turkiye‘s President Erdo?an tells #Italy‘s Meloni she’s looking well but should give up smoking, calls UK’s Starmer a ‘good man’

During 4-way meeting also involving France’s Macron at Egypt’s Gaza Summit. President’s anti-smoking stance is well known in Turkiye. pic.twitter.com/YJ7kz9ncwQ

— Andrew Hopkins (@achopkins1) October 13, 2025

Trump: “Vorrei avere Al-Sisi nel consiglio per la pace per Gaza”

Donald Trump ha detto di voler Al-Sisi all’interno del consiglio per la pace per Gaza. “Molti leader vogliono farne parte”, ha aggiunto il presidente americano.

Trump: “L’Egitto ha svolto un ruolo cruciale con Hamas”

L’Egitto “ha svolto un ruolo cruciale, in particolare con Hamas. La leadership egiziana è stata determinante, poiché Hamas rispetta questo Paese e la sua guida, rendendo il loro coinvolgimento molto importante nel processo”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando al fianco del suo omologo egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, prima del vertice di Sharm el-Sheikh.
[[(gele.Finegil.Image2014v1) EGYPT-US-ISRAEL-PALESTINIAN-CONFLICT-TRUMP]]

Trump: “E’ iniziata già la fase due dell’accordo per Gaza”

La seconda fase dei negoziati su Gaza è iniziata. Lo ha dichiarato il presidente Usa Donald Trump, da Sharm el-Sheikh dove è stato accolto dall’omologo egiziano Abdel Fattah Al-Sisi. La fase due, che riguarda il disarmo di Hamas e la futura governance di Gaza, “è iniziata, per quanto ci riguarda”, ha affermato il capo della Casa Bianca durante l’incontro con Al-Sisi. “La fase due è iniziata e, come sapete, le fasi sono un po’ confuse tra loro”, ha aggiunto.

Trump: “Pronto a revocare le sanzioni quando l’Iran sarà pronto”

“Sono pronto a revocare le sanzioni quando saranno pronti a negoziare. Non possono sopravvivere con le sanzioni”: lo ha detto Donald Trump parlando a Sharm el Sheik col presidente egiziano, aggiungendo che Teheran “ha bisogno di aiuto” e ritenendo che voglia un accordo sul nucleare.

Al Sisi accoglie Trump in aeroporto a Sharm El Sheikh

Il presidente dell’Egitto Abdel Fattah Al Sisi ha accolto l’arrivo di Donald Trump sulla pista dell’aeroporto di Sharm El Sheikh. Ai piedi della scaletta dell’Air Force One, il presidente egiziano ha stretto la mano al presidente americano. I due, dopo un breve scambio, sono entrati nella vettura presidenziale americana e sono diretti al centro congressi dove prenderà il via il vertice.

Egyptian President Sisi receives U.S. President Trump upon his arrival to Sharm El-Sheikh to participate in the Gaza peace summit.

pic.twitter.com/mstSMtJBKA

— Ariel Oseran ????? ??????? (@ariel_oseran) October 13, 2025

La Croce Rossa verso il luogo di consegna dei corpi degli ostaggi

Un convoglio di veicoli della Croce Rossa si sta recando in una località nel Sud della Striscia di Gaza dove verranno consegnati da Hamas i corpi dei quattro ostaggi israeliani che verranno restituiti oggi. Lo riferiscono le Israel Defense Forces. Le bare verranno portate dalla Croce Rossa a una postazione delle Idf nella Striscia di Gaza, dove verranno esaminate dai genieri “per motivi di sicurezza” e un rabbino militare terrà una breve cerimonia. Le salme dei tre civili (Guy Illouz, Yossi Sharabi, Bipin Joshi) verranno portate all’istituto di medicina legale Abu Kabir per essere identificate, mentre il quarto corpo, che apparteneva a un militare, il capitano Daniel Perez, sarà condotto al Campo Shura dell’esercito israeliano.

Trump arrivato a Sharm El-Sheikh per il vertice

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è appena atterrato con l’Air Force One all’aeroporto di Sharm El-Sheikh, dove, insieme al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, presiederà il vertice sulla pace in Medio Oriente. L’arrivo del tycoon americano ha subito un ritardo di circa tre ore rispetto al programma iniziale, a causa della precedente visita in Israele e del lungo discorso pronunciato davanti alla Knesset.

Pressing della Turchia dietro al no di Netanyahu al vertice di Sharm

La Turchia si sarebbe opposta alla presenza di Benjamin Netanyahu al vertice di Gaza di oggi in Egitto, provocando una cancellazione all’ultimo minuto da parte del leader israeliano. Lo ha rivelato una fonte diplomatica turca. “Su iniziativa del presidente Erdogan e grazie agli sforzi diplomatici della Turchia, con il sostegno di altri leader, Netanyahu non ha partecipato all’incontro in Egitto”, ha detto la fonte all’Afp, parlando a condizione di anonimato perchè non autorizzata a parlare con la stampa.

Il ministro israeliano Katz: “Hamas non rispetta gli impegni e consegna solo 4 corpi”

Hamas è venuta meno agli accordi con la consegna, oggi, dei corpi di solo quattro ostaggi morti su un totale di 28. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. “La missione urgente nella quale siamo tutti impegnati è assicurare il ritorno di tutti gli ostaggi e di tutti i corpi a casa”, ha scritto Katz su X, “l’annuncio di Hamas sul ritorno di quattro corpi è un mancato rispetto degli impegni. Ogni ritardo o omissione deliberata saranno considerati una palese violazione dell’accordo e riceverà la risposta adeguata”. Hamas aveva avvertito in precedenza di non essere in grado di localizzare tutte le salme.

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— ????? ?”? Israel Katz (@Israel_katz) October 13, 2025

A Sharm vertice tra Meloni, leader europei, Al-Sisi, Erdogan, Al Thani e il re giordano

Nell’attesa che arrivi a Sharm el Sheikh il presidente americano Donald Trump, in forte ritardo sulla tabella di marcia dopo la visita in Israele, nella località egiziana continuano gli incontri a margine fra i leader. A quanto apprende l’Adnkronos, al momento è in corso un incontro al quale sarebbero presenti la premier Giorgia Meloni, il premier britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al Thani, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il re di Giordania Abdullah II e il “padrone di casa” Abdel Fatah al Sisi.

Tutti e 20 gli ostaggi giunti in ospedale per accertamenti

Tutti e venti gli ostaggi israeliani liberati oggi sono stati portati in elicottero dalle forze armate israeliane in ospedali dove stanno venendo sottoposti ad accertamenti. Lo riferiscono in una nota le Israel Defense Forces.

Hamas diffonde i nomi dei 4 ostaggi morti da riconsegnare oggi

Hamas ha diffuso la lista dei quattro ostaggi israeliani morti i cui corpi verranno riconsegnati questo pomeriggio a Israele. Si tratta di Guy Illouz, Yossi Sharabi, Bipin Joshi e Daniel Perez. Nella nota di Hamas, riportano i media israeliani, non è specificato dove avverrà il trasferimento delle salme alla Croce Rossa.

Guy Illouz

Guy Illouz 

Bilaterale Meloni – Al Sisi

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha ricevuto la premier Giorgia Meloni a margine del vertice di Sharm el-Sheikh per la pace, alla presenza del ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty e del capo dei servizi segreti egiziani Hassan Rashad. Durante l’incontro, fa sapere il portavoce del presidente egiziano, al-Sisi ha elogiato lo sviluppo delle relazioni privilegiate tra Egitto e Italia, sottolineando l’importanza di continuare a rafforzare i rapporti bilaterali in vari settori, tra cui quello politico, commerciale ed economico, oltre ad aumentare la cooperazione congiunta nei settori dell’energia, dell’agricoltura, dell’edilizia, del turismo e in altri ambiti di reciproco interesse. Sono stati discussi, inoltre, i modi per aumentare i legami commerciali tra i due paesi e facilitare la comunicazione tra la comunità imprenditoriale e il settore privato in Egitto e in Italia. Da parte sua, Meloni ha accolto con favore la crescente cooperazione tra i due paesi in vari settori, sottolineando l’importanza di continuare a costruire sull’attuale sviluppo delle relazioni bilaterali.

Trump a Netanyahu: “Bibi sii più gentile, non sei più in guerra. Lapid è una brava persona”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu deve “essere un po’ più gentile ora, non sei più in guerra Bibi”. Così il presidente americano Donald Trump si è rivolto al premier Netanyahu alla Knesset dopo l’intervento del leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid. “E’ una brava persona”, ha detto Trump di Lapid suscitando reazioni diverse tra i deputati presenti in Parlamento, tra cui risa.

Trump non incontrerà gli ostaggi: riparte subito per l’Egitto

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non avrà il tempo di incontrare gli ostaggi israeliani liberati, come inizialmente previsto, e partirà immediatamente per l’Egitto, dove si svolgerà un vertice sul piano di pace per la Striscia di Gaza. Lo riferisce al Times of Israel una fonte ben informata. Trump, che ha appena concluso il suo discorso alla Knesset, avrebbe dovuto visitare gli ostaggi presso il centro medico Sheba di Ramat Gan ma è molto in ritardo rispetto alla scaletta iniziale, che prevedeva una sua partenza da Israele alle 12:00 italiane.

Axios: “Svolta su Gaza dopo incontro diretto tra inviati di Trump e Hamas”

La svolta per l’ok alla prima fase dell’accordo di pace per gaza é avvenuta mercoledì scorso quando lo stallo dei colloqui indiretti tra Israele e Hamas é stato sbloccato da un incontro diretto a Sharm el Sheik tra gli emissari di Trump – l’inviato Steve Witkoff e Jared Kushner – e i dirigenti del gruppo estremista. Un incontro sollecitato dai mediatori arabi e autorizzato dallo stesso presidente americano. Lo riporta Axios ricostruendo il retroscena.

Il premier iracheno ha minacciato di lasciare il vertice di Sharm se fosse arrivato Netanyahu

Il premier iracheno, Mohammed Shia al-Sudani, che si è recato in Egitto per partecipare al vertice per consolidare la fine della guerra a Gaza, ha informato i funzionari egiziani e statunitensi che non avrebbe partecipato al summit se il suo omologo Benjamin Netanyahu vi avesse preso parte. Lo riporta l’agenzia di stampa statale Iraqi News Agency. La presidenza egiziana aveva inizialmente annunciato che Netanyahu avrebbe partecipato al vertice, ma l’ufficio del premier ha riferito che non sarebbe intervenuto a causa di una festività ebraica. Il vertice di Sharm el-Sheikh è co-presieduto dal presidente Abdel-Fattah al-Sissi e dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e vedrà la partecipazione di circa una ventina di leader.

Terroristi rilasciati ed espulsi da Israele sono in Egitto

L’ufficio dei detenuti palestinesi rende noto che 154 terroristi rilasciati da Israele ed espulsi sono arrivati in Egitto.

Terminato il discorso di Trump alla Knesset: ha parlato per oltre un’ora

Il discorso del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, davanti alla Knesset, il Parlamento israeliano, è terminato. È durato a lungo, più di un’ora. Ciò significa che Trump è in ritardo per il vertice di pace egiziano a Sharm el-Sheikh, dove si prevede la cerimonia ufficiale di firma della prima fase del suo piano per Gaza. Trump, durante il suo discorso, ha scherzato sui tempi che si sono allungati in particolare per gli interventi dei leader israeliani che lo hanno preceduto, affermando che gli altri leader attesi in Egitto “potrebbero non essere più lì quando arriverò io, ma ci proveremo”.

Trump: “Ora ci concentreremo sulla Russia, risolveremo anche questa”

“Ora ci concentreremo sulla Russia, risolveremo anche questa situazione”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump nel suo lungo discorso alla Knesset.

Il leader dell’opposizione Lapid: “Manifestanti anti-Israele a Roma manipolati dalla propaganda”

“A tutti coloro che hanno manifestato contro Israele negli ultimi due anni nelle strade di Londra e Roma, a Parigi e alla Columbia University, dico: siete stati ingannati. Esperti di propaganda, finanziati dai soldi del terrorismo, vi hanno manipolato. Ora che la guerra è finita, avete tempo e la possibilità di apprendere come sono andati i fatti. La verità è che non c’è stato alcun genocidio. Nessuna carestia intenzionale”. Lo ha dichiarato il leader dell’opposizione in Israele, Yair Lapid, nel suo intervento alla Knesset.
Rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Lapid ha elogiato il capo della Casa Bianca per aver salvato “milioni di persone dagli orrori della guerra”, affermando che ha “fatto l’inimmaginabile”. “Quando è stato eletto, ha dichiarato che sarebbe stato ‘il presidente della Pace’. Ha mantenuto la parola. Il fatto che non le sia stato assegnato il Premio Nobel per la Pace è un grave errore da parte della commissione, ma non avrà scelta. Dovranno assegnarglielo l’anno prossimo”, ha proseguito Lapid.
Sottolineando che “Israele è la nazione più forte del Medio Oriente perché è l’unica democrazia in Medio Oriente”, Lapid ha esortato “tutte le nazioni del mondo islamico” a “parlare con noi”. “Siamo qui per restare. La nostra storia non è finita nella Bibbia, è iniziata lì”, ha aggiunto, invitando Trump a promuovere gli sforzi di normalizzazione tra Israele e gli altri Paesi. “Lei può far sì che ciò accada, come ha fatto con gli storici Accordi di Abramo. Anche allora nessuno credeva che fosse possibile. Anche allora ha imposto la sua visione a tutti. Mentre altri parlavano di difficoltà, lei ha creato opportunità. Può essere lei a portare la prossima ondata di pace”, ha concluso.
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Trump al presidente israeliano Herzog: “Perché non grazia Netanyahu?”

“Ho un’idea signor Presidente, perché non lo grazia?”. Lo ha detto Donald Trump, nel suo intervento alla Knesset, rivolgendosi al presidente israeliano, Isaac Herzog, e riferendosi al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, coinvolto in una serie di processi per corruzione. Le parole di Trump sono state accolte con un lungo applauso dall’aula. Poi rivolto a Netanyahu, il tycoon ha incalzato: “Tu sai come vincere”.

Trump: “Ora il mondo ama di nuovo Israele”

“Ora il mondo ama di nuovo Israele”. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump intervenendo alla Knesset. “Nell’ultimo periodo tutti nel mondo, in Israele, tutti volevano la pace” e il fatto di riuscire a raggiungerla “è stata una grande vittoria”. Trump ha notato che se Israele “fosse andato avanti per 3-4 anni di combattimenti, le cose sarebbero andate diversamente”. Rivolgendosi direttamente al premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che “se foste andati avanti con la guerra e le uccisioni non sarebbe stato lo stesso”. “Ti ringrazio – ha detto Trump a Netanyahu – per aver avuto il coraggio di dire ‘abbiamo vinto e ora godiamoci la vittoria'”.

Trump: “Sarebbe fantastico un accordo con l’Iran, c’è la possibilità”

“Sarebbe fantastico raggiungere un accordo di pace con l’Iran, sono stanchi, vogliono sopravvivere. Penso che abbiamo una possibilità”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump alla Knesset, sottolineando che se gli Stati Uniti non avessero “bombardato l’Iran, questo accordo non si sarebbe realizzato, perché le nazioni arabe non si sarebbero sentite a loro agio nel firmare l’accordo che abbiamo ora se l’Iran avesse avuto l’arma nucleare”.

Trump: “Gaza sarà smilitarizzata e Hamas deporrà le armi”

“Gaza sarà smilitarizzata” e “Hamas deporrà le armi”. Lo ha detto Donald Trump nel suo intervento alla Knesset. “Va sostenuto il piano per Gaza”, ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti riferendosi al piano presentato il 29 settembre dopo il faccia a faccia alla Casa Bianca con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. “Il cessate il fuoco di questa settimana, quello che abbiamo raggiunto è una svolta”, ha affermato Trump nel suo intervento. “Questa guerra lunga e difficile è finita”, ha detto ancora dopo aver rivendicato che “abbiamo risolto otto guerre in otto mesi”.

Trump: “Sarà era d’oro per Israele e per la regione”

“Questa non è solo la fine della guerra, questa è la fine dell’era del terrore e della morte e l’inizio di un’era di fede, di un’era d’oro per Israele e di un’epoca d’oro per la regione”. Lo ha detto Donald Trump nel suo intervento alla Knesset, parlando dell’accordo tra Israele e Hamas, che segna “l’inizio dell’armonia per Israele e tutte le nazioni di quella che sarà presto una regione meravigliosa”. “Questa – ha ribadito – è una nuova e storica era di un nuovo Medio Oriente”.

Netanyahu: “Pagato caro prezzo per la vittoria”

“Israele ha raggiunto incredibili vittorie nei confronti di Hamas”, nei confronti dell’Iran, anche con l’aiuto di Trump, e degli Houthi “ma il prezzo di queste vittorie è stato caro, con circa 2mila vite israeliane perse”. Lo dice il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando alla Knesset, alla presenza del presidente Usa, Donald Trump.

Trump: “Netanyahu ha usato bene le nostre armi”

“Produciamo le armi migliori, ne produciamo molte. Ne diamo molte a Israele. Netanyahu mi chiamava sempre, dicendomi, ‘Dammi quest’arma, quell’arma, di alcune non ho mai sentito parlarè. Abbiamo dato molte armi a Israele e le avete usate bene”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump, rivolgendosi al premier israeliano Benjamin Netanyahu durante il suo discorso alla Knesset.

Trump: “Non dimenticate il 7 ottobre e fate in modo che non accada mai più”

“Gli Stati Uniti hanno pianto insieme a voi il 7 ottobre” e “tutte le persone di Israele devono sapere che l’America è con voi”. Ora “non dimenticate il 7 ottobre e fate in modo che non si ripeta mai più”. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump intervenendo alla Knesset.

Ue: “Abbiamo un ruolo importante da svolgere a Gaza”

“Alla luce di quanto detto in precedenza sulla prontezza dell’Ue a svolgere un ruolo positivo, costruttivo e concreto per il giorno dopo a Gaza, in effetti, crediamo che l’Europa abbia un ruolo importante da svolgere e che dovremmo far parte” del ‘Board of Peace’ previsto nel piano di pace di Donald Trump a Gaza. Lo ha detto il portavoce per gli Affari esteri della Commissione europea Anouar El Anouni durante il briefing quotidiano alla stampa.

Trump interrotto da due deputati con la scritta “Genocidio”

Due deputati, Ayman Odeh e Ofer Cassif, sono stati allontanati dalla sala della Knesset dopo aver sventolato un cartello con la scritta “Genocidio” mentre stava parlando il presidente Usa Donald Trump. Il capo della Casa Bianca, riprendendo il discorso si è rivolto agli addetti e ha sottolineato che il loro intervento “è stato molto efficace”.

Hadash-Ta’al MKs Ayman Odeh and Ofer Cassif removed from Trump’s speech after holding up signs calling to “recognize Palestine.”

Trump quips that the ejection was “very efficient.” pic.twitter.com/0tvs7JbSAS

— Sam Sokol (@SamuelSokol) October 13, 2025

Trump: “Netanyahu non è facile, ma è questo che lo rende grande”

“Benjamin Netanyahu non è facile ma è questo che lo rende grande”. Così Donald Trump nel discorso alla Knesset chiamando l’applauso per il premier israeliano.

Trump: “Oggi alba storica di un nuovo Medio Oriente”

“Questo è l’inizio dell’era della fede e della speranza questa è l’alba storica di un nuovo Medio Oriente”. Lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump parlando alla Knesset.

L’Indonesia smentisce la visita del presidente Subianto in Israele

Il ministero degli Esteri indonesiano ha smentito le notizie di una possibile visita del presidente indonesiano Prabowo Subianto in Israele. “Non ci sono piani in questo senso”, ha dichiarato il ministero degli Esteri indonesiano alla stampa, come riporta l’agenzia russa Ria Novosti. “Come previsto inizialmente, il presidente tornerà in patria dopo l’evento in Egitto”, ha dichiarato il ministero riferendosi al vertice di pace a Sharm-el-Sheik di oggi.

Le famiglie dei rapiti: “Scioccate, avremo solo 4 salme oggi”

Le famiglie dei rapiti affermano di essere rimaste “scioccate e sconvolte” nel ricevere oggi l’informazione che solo quattro salme delle 28 vittime rapite e trattenute da Hamas saranno restituite. “Questa è una palese violazione dell’accordo da parte di Hamas. Ci aspettiamo che il governo israeliano e i mediatori agiscano immediatamente per correggere questa terribile ingiustizia. Le famiglie stanno attraversando giorni particolarmente difficili, colmi di profondo dolore. Non abbandoneremo nessun ostaggio. I mediatori devono far rispettare i termini dell’accordo e assicurare che Hamas paghi un prezzo per questa violazione”.

Netanyahu: “Con Trump possibili nuovi accordi con Paesi arabi”

Con Trump, “Israele può firmare nuovi trattati di pace con i Paesi arabi o musulmani”. La ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo intervento alla Knesset.

Netanyahu: “Trump il nostro migliore amico alla Casa Bianca”

“Donald Trump è il più grande amico che lo Stato di Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca. Grazie. Nessun presidente americano ha mai fatto di più per Israele”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando alla Knesset di fronte al presidente Usa, Donald Trump.

Israele, Netanyahu: “Trump è il nostro migliore amico alla Casa Bianca”



Portavoce Anp: “Chiediamo elezioni entro un anno dalla fine della guerra”

Abu Mazen “ha chiesto elezioni entro un anno dalla fine della guerra, elezioni parlamentari e presidenziali. Noi stiamo chiedendo elezioni dal 2021, Israele ha impedito ai palestinesi di esercitare la volontà di decidere del loro futuro”. Lo ha dichiarato Ahmed Fattouh, portavoce di Fatah, il partito che guida l’Autorità nazionale palestinese, in collegamento con L’Aria che tira su La7. “C’è un decreto presidenziale che stabilisce chi può partecipare alle elezioni. “Chi partecipa deve aderire agli accordi internazionali”, ha spiegato. Qualsiasi tentativo da parte dei movimenti di estrema destra che intendono entrare nel processo, deve cambiare. Chi entra, deve scegliere la pace e diventare un partito politico, con un’agenda nazionale chiara. Noi vogliamo uno Stato palestinese con un unico governo”, ha dichiarato ancora il portavoce.

Netanyahu: “I prossimi anni siano tempi di pace in Israele e fuori”

“Ci sono tempi di guerra e tempi di pace. Noi vogliamo che i prossimi anni siano tempi di pace in Israele e fuori Israele”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu intervenendo alla Knesset, sottolineando che “sono convinto che con la leadership di Trump questo accadrà”. Parlando accanto al presidente americano, Netanyahu ha detto che come israeliani “tendiamo la mano a tutti coloro che vogliono la pace con noi. Nessuno vuole la pace più di Israele”. Questo è “il momento di espandere la speranza e il circolo della pace”, ha aggiunto il premier israeliano.

Ministero della Salute di Gaza: 67.869 morti da inizio guerra

Il ministero della salute di Gaza, gestito da Hamas, ha aggiornato il numero delle vittime della guerra tra Israele e Hamas. “Il bilancio totale dell’aggressione israeliana dal 7 ottobre 2023 è salito a 67.869 martiri”, ha dichiarato il ministero.

Ue: “Misure contro Israele? Contesto cambiato, decideranno i 27”

“Ovviamente, tali misure vengono proposte in un dato contesto e, se il contesto cambia, ciò potrebbe portare a una modifica della proposta. Ma non siamo ancora a quel punto”. Così la prima portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, rispondendo a una domanda sul futuro delle misure proposte contro il governo di Israele nel briefing quotidiano con la stampa. “Per quanto riguarda le misure sul tavolo, il prossimo Consiglio Affari Esteri (di lunedì 20) offrirà l’opportunità di discutere la strada da seguire”, aggiunge il portavoce per gli Affari esteri Anouar El Anouni. “Accogliamo con favore l’accordo sull’accordo di pace e sul cessate il fuoco, e anche con favore il ruolo fondamentale svolto dagli Stati Uniti, ma anche da Qatar, Egitto e Turchia – aggiunge – Ovviamente siamo pronti a contribuire al successo di questo piano, poiché disponiamo di diversi strumenti da attivare per contribuire a sostenere l’accordo. Possiamo anche ribadire qui il ruolo che abbiamo svolto nel sostenere la governance e la riforma dell’Autorità Nazionale Palestinese e, insieme al gruppo dei donatori palestinesi, lo strumento per la ricostruzione in termini di ricostruzione di Gaza”.

Meloni arrivata a Sharm El-Sheikh

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta all’aeroporto internazionale di Sharm el‑Sheikh per partecipare alla cerimonia di firma del Piano di Pace per il Medio Oriente. Ad accoglierla, insieme alla delegazione italiana, il ministro egiziano dell’Aviazione Civile, Sameh el Hefny, e l’ambasciatore d’Italia in Egitto, Michele Quaroni. Successivamente, la premier si sposterà all’International Convention Center – sede ufficiale dei lavori – dove sarà accolta dal presidente della Repubblica Araba d’Egitto, Abdel Fattah al‑Sisi. Alle ore 15.00 è prevista la foto di famiglia con i leader partecipanti. A seguire avrà luogo la cerimonia di firma del Piano di Pace per il Medio Oriente.

Netanyahu a Trump: “Impegnati per questa pace, insieme la faremo”

“Signor presidente, lei è impegnato per questa pace. Io sono impegnato per questa pace. E insieme, signor presidente, raggiungeremo questa pace. Lo abbiamo già fatto. Lo abbiamo già fatto con gli Accordi di Abramo e lo faremo di nuovo”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando alla Knesset di fronte al presidente Usa, Donald Trump.
“Oggi le diamo il benvenuto qui per ringraziarla della sua leadership fondamentale nel presentare una proposta che ha ottenuto il sostegno di quasi tutto il mondo, una proposta che riporta a casa tutti i nostri ostaggi, una proposta che pone fine alla guerra raggiungendo tutti i nostri obiettivi, una proposta che apre le porte a una storica espansione della pace nella nostra regione e oltre”, ha aggiunto Netanyahu.

Netanyahu: “In risposta a 7 ottobre Israele ha fatto ciò che doveva”

“In risposta al barbaro attacco del 7 ottobre, Israele ha fatto ciò che doveva. Con indomito coraggio, ci siamo organizzati per difendere la nostra gente, sconfiggere il nemico e liberare gli ostaggi”. Lo dice il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando alla Knesset, alla presenza del presidente Usa, Donald Trump. “I nostri soldati hanno combattuto come leoni”, aggiunge.

Witkoff e Kushner hanno incontrato il capo negoziatore di Hamas per l’accordo

L’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il genero del presidente americano Donald Trump Jared Kushner hanno incontrato mercoledì scorso il capo negoziatore di Hamas Khalil al-Khaya al Four Seasons Hotel di Sharm El-Sheikh per suggellare il rilascio degli ostaggi e concludere l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Lo riporta Channel 12 spiegando che la delegazione del Qatar ha esortato gli alti funzionari statunitensi a incontrare il leader di Hamas per sbloccare la situazione di stallo che si era creata nei colloqui. Il Times of Israel ha ricordato che l’inviato statunitense per gli ostaggi Adam Boehler aveva scatenato l’ira israeliana durante i colloqui precedenti, quando aveva incontrato i funzionari di Hamas.

Netanyahu a Trump: “Grazie per essersi schierato contro le menzogne dell’Onu”

“Grazie per essersi schierato con Israele contro le menzogne dell’Onu”. E’ quanto ha detto Benjamin Netanyahu nel discorso oggi alla Knesset con cui ha ringraziato Donald Trump, ringraziandolo anche per aver “riconosciuto la sovranità israeliana sulle alture del Golan”. “Nessun presidente Usa ha fatto più per noi”, ha detto ancora il premier israeliano.

Netanyahu: “Grazie a Trump per gli accordi di Abramo e il ritiro da accordo con l’Iran”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha voluto ringraziare il presidente americano Donald Trump “per aver mediato gli storici accordi di Abramo, Abraham come diciamo noi”, e “per essersi ritirato dal disastroso accordo nucleare dell’Iran” durante il suo discorso alla Knesset.

Netanyahu ringrazia Trump: “Il suo nome rimarrà nella storia”

“Grazie presidente Trump”: così Benjamin Netanyahu ha aperto il suo intervento alla Knesset a fianco del presidente Usa. “Il nome di Trump sarà ricordato nella storia – ha aggiunto – è il più grande amico che lo Stato di Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca. Nessun presidente americano ha mai fatto tutto questo per Israele”.

Media: per la prima volta presidente Indonesia in Israele

Secondo i media israeliani, per la prima volta il presidente dell’Indonesia, il più grande Paese musulmano del mondo, Prabowo Subianto arriverà in visita in Israele domani per normalizzare le relazioni con Gerusalemme.
Tra i due Paesi al momento non ci sono relazioni diplomatiche. Ynet riferisce che Subianto incontrerà Netanyahu mercoledì, la visita è stata organizzata segretamente attraverso la mediazione Usa. Nel suo discorso all’Onu il mese scorso, Subianto ha chiesto di “garantire la sicurezza di Israele come condizione per una vera pace”.

Presidente della Knesset: “Trump come Ciro il Grande”

Il Medio Oriente non vedeva un personaggio della levatura di Donald Trump “dai tempi di Ciro il Grande”. Lo ha detto il Presidente della Knesset, Amir Ohana, accogliendo il presidente statunitense al parlamento israeliano.
“Ha salvato vite che, senza la sua leadership, sarebbero andate perdute. Ha dimostrato che la vera pace si raggiunge attraverso la forza. Il mondo avrebbe bisogno di più Donald Trump”. Ohana ha annunciato che, insieme allo speaker della Camera Mike Johnson, farà lobbying tra i presidenti dei parlamenti di tutto il mondo per promuovere la candidatura di Trump al Nobel per la Pace “perché nessuno lo merita di più”.

Trump: “Ora fare in modo che a Gaza ci sia una vita migliore”

D’ora in poi, “l’attenzione totale su Gaza dovrà essere rivolta al ripristino dei fondamenti di stabilità, sicurezza, dignità e sviluppo economico, affinché possano finalmente avere la vita migliore che i loro figli meritano”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, negli estratti del suo discorso alla Knesset, il Parlamento israeliano, diffusi dalla Casa Bianca, come riporta la Cnn.

Trump tende la mano all’Iran: “Sempre aperta”

“Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti in questa regione che decenni di fomentare terrorismo, estremismo, jihadismo e antisemitismo non hanno funzionato: si sono ritorti contro di loro in modo totale”. Così Donald Trump, parlando alla Knesset, secondo le anticipazioni diffuse dalla Casa BIanca. “È più evidente che mai che le nazioni produttive e responsabili di questa regione non dovrebbero essere nemiche o avversarie, ma partner e, alla fine, persino amiche – ha aggiunto – Anche con l’Iran, il cui regime ha inflitto così tante morti in Medio Oriente, la mano dell’amicizia e della cooperazione è sempre aperta”.

Netanyahu cancella il viaggio a Sharm “per festività religiosa”

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto che non potrà partecipare al vertice di Sharm el Sheik a causa dell’inizio della festività di Simchat Torah che inizia questa sera. Lo riferisce l’ufficio del premier. Il massacro del 7 ottobre 2023 è avvenuto proprio durante la festività di Simchat Torah.

Alla Knesset omaggio a Rubio e Witkoff

Oltre a Donald Trump, diversi funzionari statunitensi sono stati accolti da un caloroso applauso dopo che il presidente della Knesset li ha presentati al parlamento israeliano. Tra standing ovation e applausi dei politici sono stati omaggiati anche il segretario di Stato, Marco Rubio, l’inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, ma anche il genero di Trump, Jared Kushner e i vertici della difesa e dell’intelligence israeliana.

Netanyahu smentisce: non andrà al vertice di Sharm

L’ufficio di Benjamin Netanyahu ha smentito che il primo ministro israeliano non parteciperà al vertice di Sharm el-Sheik

Applausi per Ivanka Trump alla Knesset

La figlia del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Ivanka, è entrata nella tribuna della Knesset, il parlamento israeliano, ed è stata accolta da un lungo applauso. Suo marito, Jared Kushner, è stato uno dei principali negoziatori dell’accordo per la presa degli ostaggi. Lei stessa ha parlato a un grande comizio a Tel Aviv nel fine settimana.

Media: liberati tutti i detenuti palestinesi in accordo

Tutti i detenuti palestinesi che dovevano essere liberati nell’ambito dell’accordo sono stati rilasciati dalle prigioni israeliane, ha dichiarato un portavoce dell’Idf al Times of Israel.

Trump alla Knesset: “Israele ha vinto con le armi tutto quello che poteva. Ora la pace”

“Israele ha vinto tutto quello che poteva vincere con la forza delle armi. Ora è il momento di tradurre queste vittorie contro il terrorismo sul campo di battaglia nel premio più alto della pace e prosperità per l’intero Medio oriente”. E’ quanto dirà Donald Trump alla Knesset, secondo le anticipazioni diffuse dalla Casa Bianca.

Trump alla Knesset parlerà di alba storica e trionfo per il mondo

Oggi segna “l’alba storica di un nuovo Medioriente”. Lo dirà a breve il presidente degli Stati Uniti Donald Trump al parlamento israeliano in un discorso, dopo il rilascio di tutti gli ostaggi ancora in vita trattenuti a Gaza, come riporta la Cnn. “Dopo tanti anni di guerra incessante e di pericoli infiniti, oggi i cieli sono calmi, le armi tacciono, le sirene sono ferme e il sole sorge su una Terra Santa che è finalmente in pace”, dirà il presidente degli Stati Uniti. Si prevede che Trump definisca il cessate il fuoco “un incredibile trionfo per Israele e per il mondo, avere tutte queste nazioni che lavorano insieme come partner per la pace”, e sottolinei che Israele ha “vinto tutto ciò che si poteva vincere con la forza delle armi”.

Trump alla Knesset, applausi e standing ovation

Donald Trump è entrato nell’aula della Knesset dove sta per pronunciare un discorso. Un lunghissimo applauso e una standing ovation ha accolto il presidente americano.

Avant son discours très attendu à la Knesset, en Israël, le président américain Donald Trump a été acclamé pendant plusieurs minutes par les parlementaires. pic.twitter.com/di1P3KSAum

— CNEWS (@CNEWS) October 13, 2025

Hamas: “Trump garantisca che a Gaza non riprenda la guerra”

Hamas ha chiesto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump e ai mediatori dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza di garantire che Israele non riprenda le operazioni militari nel territorio. “Accogliamo con favore la dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Trump, che ha chiaramente affermato la fine della guerra di Israele nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato il portavoce Hazem Qassem. “Chiediamo a tutti i mediatori e alle parti internazionali di continuare a monitorare la condotta di Israele e di garantire che non riprenda la sua aggressione contro il nostro popolo a Gaza”, ha aggiunto.

Abbas arrivato a Sharm per il vertice della pace

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, è arrivato da pochi minuti all’aeroporto di Sharm el-Sheikh per partecipare al vertice sulla pace presieduto dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e dal presidente statunitense Donald Trump.

Non esclusa la presenza di Hamas al vertice di Sharm

Dopo l’annuncio della partecipazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu e del presidente palestinese Mahmoud Abbas al vertice di Sharm el-Sheikh, “non si esclude la presenza di Hamas” alla riunione in Egitto. E’ quanto apprende l’Adnkronos da fonti informate, secondo cui a Sharm potrebbe arrivare il capo negoziatore del gruppo Khalil al-Hayya.

Media: Trump visiterà in ospedale 2 degli ostaggi liberati

Un ospedale di Tel Aviv é stato allertato per la visita del presidente Usa Donald Trump a due dei rapiti rilasciati questa mattina da Hamas, i fratelli Gali e Ziv Berman. Nessuna indicazione al momento di quale ospedale si tratti per ragioni di sicurezza. Lo riferiscono alcuni media israeliani.

Trump alla Knesset: “Abbiamo realizzato l’impossibile”

“Contro ogni pronostico” gli Stati Uniti e i Paesi mediatori “hanno realizzato l’impossibile e riportato a casa gli ostaggi”. Sono le parole che Donald Trump rivolgerà alla Knesset secondo estratti del suo discorso anticipati da fonti israeliane.

(ansa)

Media: bus con prigionieri palestinesi arrivati a Ramallah

Gli autobus che trasportano alcuni prigionieri palestinesi rilasciati da Israele sono arrivati a Ramallah. Lo scrive Al Jazeera. In precedenza, anche gli autobus che trasportavano prigionieri rilasciati erano partiti dalla prigione del Negev, nel sud di Israele, per dirigersi a Gaza.

Ultimi ostaggi verso l’incontro con le famiglie

Gli ultimi 13 ostaggi liberati da Hamas hanno concluso le visite mediche e sono in viaggio verso il sud di Israele, dove incontreranno le loro famiglie. Lo rende noti il Times of Israel.

Telefonata tra Trump e al Sisi sblocca l’invito di Netanyahu a Sharm

Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha ricevuto oggi una telefonata dal presidente americano Donald Trump mentre si trovava in Israele insieme al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha anch’egli parlato con al-Sisi. È stato concordato che egli parteciperà al vertice per la pace, al quale prenderà parte anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Lo ha comunicato un portavoce della presidenza egiziana. Anche l’Arabia Saudita parteciperà al vertice di pace di Sharm e-Sheikh con una delegazione presieduta dal principe Faisal bin Farhan, ministro degli Affari Esteri, ha comunicato ancora il portavoce.

Il segretario Onu Guterres: “Sollevato per il rilascio degli ostaggi, ora rispetto degli accordi per la fine dell’incubo di Gaza”

“Accolgo con grande favore la liberazione degli ostaggi israeliani trattenuti a Gaza. Sono profondamente sollevato che abbiano riconquistato la libertà e che presto potranno riunirsi ai loro cari dopo le immense sofferenze che hanno sopportato”. Lo ha scritto su X il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ribadendo “il mio appello per il ritorno dei resti degli ostaggi deceduti. Esorto tutte le parti a sfruttare questo slancio e a onorare gli impegni presi nel quadro del cessate il fuoco per porre fine all’incubo a Gaza. L’Onu sta lavorando per sostenere tutti gli sforzi volti a porre fine al conflitto a Gaza e ad alleviare le sofferenze dei civili”.

I very much welcome the release of the Israeli hostages held in Gaza.

I am profoundly relieved that they have regained their freedom & will soon be reunited with their loved ones after the immense suffering they have endured.

I reiterate my call for the release of the remains… pic.twitter.com/jKbUAkvyjY

— António Guterres (@antonioguterres) October 13, 2025

Arrivato a Gaza il primo autobus con i prigionieri palestinesi

E’ arrivato a Gaza il primo autobus con i prigionieri palestinesi liberati.

Idf: “Non ci sono più ostaggi israeliani in vita prigionieri di Hamas”

“E’ ufficiale: non ci sono più ostaggi israeliani in vita prigionieri di Hamas”. Lo scrivono le Forze di difesa israeliane su X.

Tutti gli ostaggi sono tornati in Israele

Sono entrati in territorio israeliano anche gli ultimi 13 ostaggi rilasciati questa mattina da Hamas. Lo riferiscono i media israeliani.

Hamas mobilita 7mila persone per accogliere i detenuti scarcerati

Hamas ha mobilitato settemila persone per accogliere le centinaia di prigionieri palestinesi che saranno rilasciate da Israele. Tra questi, 250 prigionieri che scontano l’ergastolo e oltre 1.700 palestinesi detenuti dopo l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023. L’ufficio stampa di Hamas ha affermato che oltre 7.000 dipendenti pubblici stanno partecipando ai preparativi per il loro arrivo, “per garantire l’accoglienza e fornire tutti gli elementi di conforto e assistenza ai prigionieri e alle loro famiglie”. “Questi preparativi sono in linea con il messaggio di lealtà e apprezzamento per i loro sacrifici”, ha affermato il gruppo terroristico.

L’Egitto conferma: Netanyahu e Abu Mazen a Sharm

La presidenza egiziana ha confermato la presenza del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e del leader dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, alla firma dell’accordo sul piano Trump a Sharm el-Sheikh. L’annuncio è arrivato con un comunicato ufficiale.

Trump: “In futuro vedremo a Gaza un grande miracolo”

Nei prossimi decenni “vedremo a Gaza un grande miracolo”. Lo ha detto Donald Trump commentando che, ora che è in gran parte “distrutta”, assomiglia a un “cantiere di demolizione”. Parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One ha risposto a chi gli chiedeva se abbia intenzione di portare avanti i suoi piani per trasformare Gaza nella “Riviera del Medio Oriente” che “Bisogna prima prendersi cura delle persone”. “Non so nulla della Riviera da un pò, perchè bisogna guardare a ciò che si ha” ha aggiunto. Trump ha affermato che il processo di sgombero delle macerie a Gaza “inizierà immediatamente”. “Voglio dire, dovranno iniziare rimuovendo molte delle strutture rase al suolo, ha detto “Gli sforzi di bonifica a Gaza inizieranno praticamente subito”.

Netanyahu andrà al vertice di Sharm el-Sheikh

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato con il presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi, e lo ha informato che nel pomeriggio parteciperà alla cerimonia di firma del piano Trump a Sharm el Sheikh. Lo ha annunciato l’emittente israeliana Kan.

Alla Knesset cappellini per Trump “presidente della pace”

“Trump, il presidente della pace”. È lo slogan che campeggia su cappellini rossi che spuntano tra i banchi e i seggi della Knesset immortalati dai media internazionali mentre il mondo intero attende l’intervento in aula di Donald Trump, il primo di un presidente degli Stati Uniti al Parlamento israeliano da quello del 2008 di George W. Bush. Lo slogan “Trump the peace president” ricorda, anche per la grafica, i cappellini “Make America Great Again” diffusi fra i sostenitori del tycoon.

I cappellini per Trump:

I cappellini per Trump: “Make America Great Again” e “Trump the peace president” 

L’Idf conferma: “Non ci sono più ostaggi vivi nelle mani di Hamas”

L’Idf, dopo il rilascio dei venti prigionieri, attraverso X ha confermato che “non ci sono più ostaggi israeliani in vita prigionieri di Hamas”.

Hamas: “Ieri entrati a Gaza 173 camion di aiuti”

Un convoglio di 173 camion di aiuti con generi alimentari e medicinali essenziali è entrato ieri nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato oggi l’ufficio stampa di Hamas. Il convoglio includeva tre autobotti di gpl per le cucine a gas e sei camion a gasolio destinati al funzionamento di panetterie e generatori per gli ospedali. Le quantità arrivate sono ancora “molto limitate”, si è affermato, aggiungendo che si tratta solo di “una goccia nell’oceano dei bisogni”. Si prevede che l’arrivo di aiuti aumenterà drasticamente grazie al piano di pace in venti punti di Trump.

L’Idf ha preso in consegna i 13 ostaggi

Gli ultimi 13 ostaggi sono stati presi in carico dall’esercito israeliano e stanno attualmente in viaggio verso Israele. Lo ha riferito l’Idf con un post su X spiegando che il secondo e ultimo gruppo di ex ostaggi ancora in vita sarà ora condotto alla base militare di Rèim. Qui potranno riunirsi con i loro cari, per la prima volta dopo due anni, prima di sottoporsi a controlli medici. L’Idf ha quindi chiesto alla popolazione di agire responsabilmente e con sensibilità, di rispettare la privacy degli ostaggi e di affidarsi esclusivamente alle informazioni ufficiali.

Trump: “Hamas accetterà il disarmo”

Donald Trump ha assicurato che Hamas rispetterà il piano di disarmo. Lo ha detto parlando alla Reuters mentre arrivava alla Knesset per pronunciare il suo discorso. Il presidente degli Stati Uniti ha sempre detto che la questione della consegna delle armi da parte dei miliziani sarà affrontata nella seconda fase del piano di pace. Hamas sembra aver respinto, almeno pubblicamente, l’idea del disarmo.

Colloquio Trump-Netanyahu. Presenti Witkoff e Kushner

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando nel suo ufficio alla Knesset il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, prima dell’atteso intervento in aula di quest’ultimo. Lo riferiscono i media israeliani. Presenti all’incontro anche l’inviato di Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero di Trump, Jared Kushner.

Anche Netanyahu potrebbe partecipare al vertice di Sharm el-Sheik

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, potrebbe unirsi al presidente degli Stati Uniti Donald Trump e partecipare al vertice di Sharm el-Sheikh, per la firma sulla prima fase dell’accordo del piano di pace elaborato dal tycoon. Inizialmente sia Israele sia Hamas avevano escluso la presenza di loro rappresentati al vertice in Egitto, in considerazione del concomitante rilascio degli ostaggi e dei detenuti.

Croce Rossa: “I 13 ostaggi in buone condizioni”

I 13 del secondo gruppo di ostaggi liberati dopo la lunga prigionia nella Striscia di Gaza sono “in buone condizioni”. Lo ha detto una fonte della Croce Rossa al Times of Israel.

Caos a Ramallah in attesa dei prigionieri palestinesi

Le famiglie dei detenuti palestinesi rilasciati dalle carceri israeliane si sono riunite a Ramallah, dove la confusione ha preso il posto dei festeggiamenti. Israele ha chiarito nell’accordo di scambio di non voler vedere scene di giubilo all’arrivo dei prigionieri e tantomeno lo svetolio delle bandiere di Hamas che si era visto in occasione dei precedenti rilasci. Una massiccia presenza di sicurezza palestinese incombe su Ramallah e il valico di Beitunia è vuoto. Le famiglie sono state radunate in una sala ricevimenti nel centro della città sede dell’Anp e molti hanno riferito che è stato intimato loro di non accogliere i parenti con bandiere, dolci o persino di disporre sedie. L’atmosfera ora è meno di festa e più di confusione: le famiglie affermano che la rapidità di questo accordo ha fatto sì che l’elenco dei prigionieri palestinesi destinati al rilascio cambiasse costantemente fino all’ultimo minuto: a alcuni familiari dei prigionieri che aspettavano stamattina è stato comunicato che i loro parenti saranno deportati e non torneranno a casa come previsto.

Media: “Trump potrebbe incontrare oggi gli ostaggi”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe incontrare gli ostaggi liberati oggi dalla Striscia di Gaza, gli ultimi ancora in vita, presso lo Sheba Medical Center di Tel Hashomer in Israele. Lo riportano i media israeliani spiegando che l’ospedale si sta preparando all’eventualità che Trump si rechi in visita. Se ciò avvenisse, nota Ynet, gli impegni di Trump previsti per oggi slitterebbero, compreso il summit di pace in programma a Sharm el-Sheikh, in Egitto.

L’Anp: “Oggi liberi i 1.968 prigionieri palestinesi”

Israele rilascerà oggi 1.968 prigionieri palestinesi, in cambio degli ostaggi consegnati da Hamas, di cui 154 saranno trasportati fuori dal Paese. Lo hanno annunciato le principali associazioni che rappresentano i prigionieri a nome sia di Hamas sia dell’Autorità nazionale palestinese.

I tredici ostaggi con la Croce Rossa

L’Idf ha confermato il rilascio degli ultimi tredici ostaggi israeliani vivi. “Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, 13 ostaggi sono stati trasferiti sotto la loro custodia e sono in viaggio verso le forze dell’Idf e dell’Isa a Gaza”, si legge in un post sui social media.

Meloni: “Risultato straordinario, giornata storica”

Arriva anche il messaggio della premier, Giorgia Meloni, dopo la liberazione degli ostaggi: “Oggi – ha scritto su X – è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del presidente americano Donald Trump”.

Oggi è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump.

Ora si apre una nuova fase:… pic.twitter.com/JLSKrosl0e

— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 13, 2025

Trump: “La guerra è finita, Hamas rispetterà l’accordo”

Sempre di fronte alla Knesset, Trump ha detto entusiasta che “questo è un giorno meraviglioso, mai visto un giorno così. La guerra è finita, Hamas rispetterà l’accordo”.

Trump: “Non andrò in paradiso, ma ho reso migliore la vita di molti”

Mentre era in corso il rilascio degli ostaggi, al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato chiesto sull’Air Force One, prima di atterrare in Israele, se il suo impegno per la pace avrebbe potuto aiutarlo a entrare in paradiso. “Non credo che ci sia niente che mi porterà in paradiso. Penso che forse non sono destinato al paradiso”, ha commentato ironicamente Trump, come riporta Sky News. “Potrei essere in paradiso in questo momento mentre voliamo sull’Air Force One. Non sono sicuro di riuscire ad andarci, ma ho reso la vita molto migliore per molte persone”, ha detto ancora il tycoon.

Partito il cordoglio della Croce Rossa con i 13 ostaggi

Ha lasciato il punto di consegna il convoglio della Croce Rossa internazionale con gli ultimi 13 ostaggi liberati questa mattina da Hamas nel sud di Gaza. La televisione Al Arabyi ha mostrato in esclusiva le immagini dei blindati bianchi in viaggio verso Israele.

La firma e il messaggio di Trump: “Oggi un nuovo inizio”

“Questo è un mio grande onore. Un grande e bel giorno. Un nuovo inizio”. Lo ha scritto Donald Trump nel libro degli ospiti che ha firmato alla Knesset israeliana.

Il messaggio di Trump alla Knesset

Il messaggio di Trump alla Knesset 

Trump arrivato alla Knesset

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è arrivato alla Knesset, dove è atteso un suo intervento dopo un incontro con i parenti degli ostaggi liberati dopo la prigionia nella Striscia di Gaza. L’ultimo presidente degli Stati Uniti a intervenire alla Knesset fu George W. Bush nel 2008.

Nel pomeriggio inizia la restituzione delle salme

Inizierà nel pomeriggio la restituzione dei corpi dei 28 ostaggi israeliani morti durante la prigionia a Gaza. Lo hanno riferito fonti palestinesi all’emittente israeliana Kan. Le salme saranno consegnate alla Croce rossa internazionale.

Hamas consegna alla Croce Rossa gli altri 13 ostaggi

Hamas ha consegnato al Comitato internazionale della Croce Rossa gli altri 13 ostaggi ancora in vita.

Rilasciati gli altri 13 ostaggi

Gli ultimi 13 ostaggi israeliani sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa nel sud di Gaza. Lo riportano le agenzie internazionali aggiungendo che tutte le persone liberate erano in grado di camminare autonomamente. I primi 7 ostaggi erano stati liberati nel nord di Gaza questa mattina intorno alle 7, ora italiana.

Trump: “Vediamo se Blair è la scelta accettabile per tutti per presiedere il board della pace”

Il presidente degli Usa Donald Trump mette in dubbio la possibilità che l’ex primo ministro britannico Tony Blair presieda il board per la pace che dovrebbe supervisionare la governance a Gaza. “Ho sempre apprezzato Tony, ma voglio scoprire se è una scelta accettabile per tutti”, ha dichiarato Trump senza nominare i leader che potrebbero avere un peso nella sua scelta su Blair.

Trump verso la Knesset dà un passaggio a Bibi e Sarah Netanyahu

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, verso la Knesset di Gerusalemme. Lo scrive il Times of Israel. Il tycoon viaggia a bordo del suo veicolo presidenziale blindato, ‘La Bestia’, insieme al primo ministro Benjamin Netanyahu e alla moglie Sara. Prima di salire in auto, Trump ha salutato la figlia Ivanka e ha poi parlato con il marito Jared Kushner e l’inviato speciale Steve Witkoff, che lo hanno accolto al suo arrivo.

Von der Leyen: “Pronti a contribuire a piano di pace”

L’Europa sostiene pienamente il piano di pace mediato da Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia. La finalizzazione dell’accordo che pone fine alla guerra oggi a Sharm el-Sheikh sarà una pietra miliare storica. Siamo pronti a contribuire al suo successo con tutti gli strumenti a nostra disposizione”. Lo scrive in un post su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che in particolare Bruxelles “fornirà supporto alla governance e alla riforma dell’Autorità palestinese: saremo una forza attiva all’interno del Gruppo dei donatori palestinesi e forniremo finanziamenti Ue per la ricostruzione di Gaza”.

L’Iran conferma: assente al summit in Egitto

Né il presidente iraniano Masoud Pezeshkian né il ministro degli Esteri della Repubblica islamica Abbas Araghchi saranno al summit in Egitto. Lo conferma la diplomazia di Teheran. Stamani all’agenzia iraniana Irna, il portavoce del ministero degli Esteri, Esmaeil Baghaei, ha spiegato che nonostante l’invito all’Iran a partecipare alla “cerimonia di firma di un accordo di cessate il fuoco per porre fine” al conflitto a Gaza, la Repubblica Islamica non intende partecipare. Il portavoce ha insistito sulla posizione dell’Iran, confermando quanto già espresso via X nelle scorse ore dal capo della diplomazia iraniana, che aveva precisato che l’Iran “è grato per l’invito del presidente egiziano Al-Sisi a partecipare al summit di Sharm El-Sheikh. Non possiamo però confrontarci con controparti che hanno attaccato il popolo iraniano e continuano a minacciarci e a colpirci con sanzioni”.

Media israeliani: “Primi 7 ostaggi in buone condizioni”

La stampa israeliana riferisce che, dopo i primi controlli medici, le condizioni dei sette ostaggi liberati appaiono “buone”. Nelle prossime ore verranno sottoposti a esami più approfonditi.

Trump: “È il mio più grande successo diplomatico”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato in un’intervista all’israeliana Channel 12 News che l’accordo raggiunto per porre fine alla guerra a Gaza e liberare gli ostaggi rimasti detenuti da Hamas potrebbe rappresentare il suo “più grande successo diplomatico come presidente finora”. Dall’Air Force One, poco prima di atterrare in Israele, il tycoon ha fatto riferimento alla recente manifestazione in piazza dei Rapiti, all’attacco all’Iran e al vertice che si terrà più tardi oggi a Sharm el-Sheikh. “Questa potrebbe essere la cosa più grande in cui sia mai stato coinvolto”.

Croce Rossa in viaggio per la seconda consegna di ostaggi

La Croce Rossa internazionale è in viaggio verso Khan Younis per la consegna del secondo gruppo di ostaggi. Lo ha riferito l’Idf sui social.

Trump accolto da Netanyahu e Herzog

Donald Trump è arrivato a Tel Aviv. All’aeroporto Ben Gurion il presidente americano è stato accolto dal presidente israeliano Isaac Herzog e dal premier Benjamin Netanyahu, accompagnati dalle mogli. All’aeroporto ci sono anche l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, la figlia Ivanka Trump e il genero Kared Kushner, che sabato avevano parlato davanti a migliaia di israeliani riuniti nella piazza degli Ostaggi a Tel Aviv, per celebrare la prima parte dell’accordo con Hamas.

Aereo Trump a bassa quota su piazza ostaggi Tel Aviv

L’aereo del presidente americano Donald Trump ha sorvolato a bassa quota la piazza degli Ostaggi a Tel Aviv poco prima di atterrare all’aeroporto Ben Gurion. A quanto riporta la stampa israeliana, e nei video circolati sui social media, l’Air Force One è sceso abbastanza per consentire al Presidente di vedere l’enorme scritta ‘Grazie Trump’ sulla spiaggia della città, a ridosso della piazza.
Ad attendere Trump sulla pista c’erano il premier Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara, l’inviato speciale americano Steve Witkoff, così come la figlia di Trump Ivanka e suo marito Jared Kushner.

L’aereo di Trump atterrato in Israele

L’Air Force One con a bordo Donald Trump è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv in Israele.

Nessuna speranza per l’unico ostaggio nepalese

Non ce l’ha fatta l’unco ostaggio nepalese nelle mani di Hamas. L’ambasciatore del Nepal in Israele ha dichiarato alla Bbc che le autorità israeliane hanno affermato che non ci sono segni che Bipin Joshi, studente, sia sopravvissuto e che non è chiaro se i suoi resti potranno essere recuperati.
Joshi stava studiando agraria in Israele nell’ambito del programma Learn and Earn del Paese. Un parente del ragazzo ha riferito alla Bbc di essere stato informato da funzionari nepalesi e israeliani che Joshi non è nella lista delle 20 persone ancora in vita, ma che la famiglia spera in un miracolo.

Media: saliti su pullman i 1.966 palestinesi da liberare

Tutti i 1.966 detenuti palestinesi usciti dalle prigioni israeliane sono saliti sugli autobus prima del loro rilascio, per lo scambio con gli ostaggi israeliani previsto dall’accordo di Sharm el Sheikh. Lo riferisce il Times of Israel citando anche l’agenzia Reuters.
Tra i detenuti ci sono 250 condannati per terrorismo che dovrebbero essere liberati dalla prigione di Ofer in Cisgiordania, anche se solo dopo che Hamas avrà consegnato tutti gli ostaggi.
Secondo i media arabi, le squadre della Mezzaluna Rossa palestinese sono entrate nella prigione per trasferire un prigioniero malato.

Idf: “Ostaggi con noi. Ora controlli medici”

Le Forze armate israeliane hanno confermato di avere preso in consegna i primi sette ostaggi liberati questa mattina. “Sette ostaggi di ritorno sono con le forze dell’Idf e dell’Isa (lo Shin Bet, ndr) per il loro rientro in Israele, dove saranno sottoposti a una valutazione medica iniziale”, si legge in un post sui social media. “L’Idf è pronto a ricevere altri ostaggi che si prevede saranno trasferiti alla Croce Rossa in seguito”, prosegue il post.

L’Idf conferma: 7 ostaggi nelle nostre mani

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato di aver preso in consegna dalla Croce Rossa internazionale i primi sette ostaggi liberati oggi da Hamas. Lo riporta il sito di Haaretz.

Le famiglie al telefono con i primi 7 rapiti liberati

Le famiglie dei primi sette ostaggi rilasciati hanno parlato con i loro cari al telefono. Lo riferisce Channel 12.

Media, ostaggi in Israele: sono stati consegnati all’Idf

Sono arrivati in Israele e sono già stati consegnati all’Idf i sette ostaggi liberati questa mattina da Hamas a Gaza. Lo riferisce la televisione israeliana Kan.

Trump ha seguito il primo rilascio dall’Air Force One

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha assistito al rilascio degli ostaggi israeliani in diretta a bordo dell’Air Force One. Lo si legge sull’account di X della Casa Bianca, come condiviso dalla portavoce Karoline Leavitt.

Witkoff: “Grazie al Regno Unito, suo ruolo fondamentale”

L’inviato americano Steve Witkoff ha ringraziato la Gran Bretagna per il supporto chiave dato agli Stati Uniti. “Desidero riconoscere il ruolo fondamentale del Regno Unito nell’assistenza e nel coordinamento degli sforzi che ci hanno condotto a questa giornata storica in Israele”, ha scritto in un post su X. “In particolare – si prosegue –, desidero riconoscere l’incredibile contributo e l’instancabile impegno del Consigliere per la Sicurezza Nazionale Jonathan Powell”.

Hamas: “Rispetteremo l’accordo se lo farà anche Israele”

Hamas ha espresso il suo “impegno nei confronti dell’accordo raggiunto” con Israele sulla base del piano Trump “e della relativa tempistica, a condizione che li rispetti anche l’occupante”, Israele. È quanto si legge in una nota diffusa dalle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, mentre vengono rilasciati i primi sette ostaggi.

Hamas: “Gli altri tredici ostaggi liberi alle 9 nel sud di Gaza”

Dopo il rilascio dei primi sette ostaggi, Hamas ha confermato che gli altri tredici ostaggi saranno liberati a partire dalle 9 nel sud di Gaza.

Ostaggi nelle mani dell’Idf

I primi sette ostaggi liberati da Hamas sono stati consegnati dalla Croce Rossa all’esercito israeliano.

Il biglietto di Netanyahu per gli ostaggi

“Ti aspettavamo”. È il messaggio presente nel biglietto scritto dal primo ministro Benjamin Netanyahu e da sua moglie Sara per gli ostaggi che verranno liberati oggi. Il foglio è stato lasciato sul lettino che accoglierà i rapiti negli ospedali dove saranno visitati. “A nome di tutto il popolo d’Israele, bentornato! Ti abbiamo aspettato. Ti abbracciamo. Sara e Benjamin Netanyahu”, si legge. Il biglietto è parte dei kit di benvenuto preparati dall’Autorità per gli ostaggi dell’ufficio del primo ministro e include vestiti, prodotti per l’igiene, un computer portatile, un cellulare e un tablet.

Il biglietto di Netanyahu e della moglie Sara per gli ostaggi

Il biglietto di Netanyahu e della moglie Sara per gli ostaggi (ansa)

Trump: “Vorrei mettere piede a Gaza”

Donald Trump, parlando con i giornalisti sull’Air Force One in vista del suo arrivo in Israele nel giorno del cessate il fuoco e dello scambio degli ostaggi con Hamas, ha riferito che “mi piacerebbe mettere piede a Gaza”. Il presidente degli Stati Uniti è atteso in Egitto per il vertice con altri leader mondiali per la pace a Gaza.

Herzog: “Mattinata di grande speranza”

“Questa è una mattina di grande speranza e di grande preghiera. Una mattina in cui ci aspettiamo e desideriamo vedere tutti a casa, fino all’ultimo”. Lo ha dichiarato il presidente di Israele, Isaac Herzog.

Hamas rilascia i primi 7 ostaggi

Iniziato in questo istante il rilascio dei primi sette ostaggi. “Sono tutti in piedi”, riportano i media. Si tratta dei gemelli Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Alon Ohel, Omri Miran, Eitan Mor e Guy Gilboa-Dallal.

“Grazie presidente Trump”: il maxi cartello sulla spiaggia di Tel Aviv

Un enorme cartello di ringraziamento al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è esposto sulla spiaggia di Tel Aviv, come mostrato nelle immagini trasmesse da Channel 12. “Grazie”, si legge sul cartello, raffigurante la sagoma della testa di Trump sospesa sopra due strisce blu e le stelle di David blu che simboleggiano la bandiera israeliana. La scrittura include anche la parola “casa” in inglese ed ebraico. Trump atterrerà in Israele nelle prossime ore per celebrare l’accordo tra Israele e Hamas per la restituzione dei restanti 48 ostaggi e la fine della guerra. Gli aerei che atterrano in Israele sorvolano spesso la spiaggia di Tel Aviv mentre si avvicinano all’aeroporto Ben Gurion, quindi il presidente potrebbe riuscire a vedere le parole dall’Air Force One.

(reuters)

Media: ostaggi, la lista dei primi 6 che verranno rilasciati

I nomi dei primi sei ostaggi che verranno liberati sono Alon Ohel, Omri Miran, Eitan Mor, Matan Engerst e i gemelli Gali e Ziv Berman.

Auto Hamas arrivate su luogo della consegna ostaggi

Le prime auto di Hamas sono arrivate sul luogo in cui e’ prevista la prima delle due fasi della consegna degli ostaggi. Lo scenario e’ molto diverso da quello visto nel corso dei precedenti rilasci degli ostaggi: su una spianata si vedono schierati gli uomini incappucciati di Hamas senza alcuna traccia di striscioni, bandiere o gigantografie

Media, “famiglie ostaggi informate del rilascio in 2 fasi”

Le famiglie sono state informate che il rilascio degli ostaggi israeliani avverrà in due fasi, una prima alle 8 (le 7 ora italiana) e una seconda tra le 9 e le 10. Lo riferiscono i media israeliani.

Hamas pubblica i nomi dei 20 ostaggi che verranno rilasciati

Hamas pubblica i nomi dei 20 ostaggi vivi che verranno rilasciati stamattina. Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Matan Engerst, Eitan Mor, Gali Berman, Ziv Berman, Omri Miran, Alon Ohel, Guy Gilboa-Dalal, Rom Breslavsky e Ariel Cune.

Croce rossa a Deir al-Balah per la consegna degli ostaggi

I veicoli della Croce rossa sono arrivati al punto d’incontro a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, in vista della consegna degli ostaggi da parte di Hamas. Lo riferiscono i media israeliani citando Al-Jazeera.

Herzog conferirà a Trump la più alta onorificenza di Israele

Il presidente israeliano Isaac Herzog vuole conferire al suo omologo americano Donald Trump la piu’ alta onorificenza civile del suo Paese in segno di ringraziamento per il suo contributo alla liberazione degli ostaggi trattenuti a Gaza. E’ quanto si legge in un comunicato.
Trump e’ atteso questa mattina in Israele dove terra’ ujn discorso alla Knesset, il parlamento israeliano. La sua visita coincide con l’atteso ritorno di tutti gli ostaggi ancora vivi detenuti a Gaza nell’ambito del cessate il fuoco tra Israele e Hamas da lui stesso patrocinato. Herzog intende informare Trump lunedi’ “della sua decisione di conferirgli la medaglia del presidente israeliano in riconoscimento dei suoi sforzi per riportare a casa gli ostaggi”, si legge nel comunicato della presidenza, precisando che la decorazione sara’ consegnata da Herzog a Trump “nei prossimi mesi, in una data e in un luogo ancora da stabilire”.

Canti e bandiere, “Piazza Ostaggi” si prepara al rilascio

Centinaia di bandiere di Israele con il nastro giallo divenuto, simbolo della mobilitazione per il rilascio degli ostaggi, e cartelli con i volti dei prigionieri nelle mani di Hamas. Cosi’ “Piazza degli Ostaggi” a Tel Aviv si prepara a vivere il momento atteso da 737 giorni: il rilascio dei propri cari, annunciato dalle autorita’ alle 8 di mattina (le 7 in Italia). In sottofondo una canzone in inglese ripete “Bring ’em home”, riportateli a casa

Media israeliani: il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza dovrebbe iniziare alle 08:00 ora locale (le 7 in Italia)

Media israeliani: il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza dovrebbe iniziare alle 08:00 ora locale dal corridoio di Netzarim, e proseguire alle 10:00 a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza

Famiglie ostaggi avvertite di avvicinarsi al confine con Gaza

Alcune famiglie che vivono lontano dal sud di Israele hanno ricevuto messaggi di iniziare a dirigersi verso la base di Re’im al confine con la Striscia di Gaza in vista del previsto rilascio dei loro parenti, riportano i media dello Stato ebraico.
Secondo l’emittente Channel 12, i rilasci avverranno in due fasi a partire dalle 8 ora locale (le 7 in Italia). Alle 10 gli ostaggi ancora in vita saranno rilasciati da Khan Younis e da altre aree dell’enclave palestinese, riporta il media israeliano. (ANSA).

Media: decine di morti in scontri tra Hamas e clan locale a Gaza

Secondo quanto riportato da media locali, decine di persone sono state uccise negli scontri tra Hamas e un clan locale a Gaza, domenica a poche ore dal previsto rilascio degli ostaggi nella regione devastata dalla guerra. Hamas avrebbe accusato una milizia di aver attaccato le sue forze, mentre i membri del clan Doghmush hanno affermato che Hamas avrebbe approfittato del cessate il fuoco per colpirli a causa della loro presunta collaborazione con Israele. In uno degli scontri e’ stato ucciso il giornalista Saleh Al-Jafarawi.

Trump, “Visiterei Gaza, mi piacerebbe metterci piede”

“Visiterei Gaza, mi piacerebbe almeno metterci piede”. Lo ha detto Donald Trump rispondendo a chi gli chiedeva se gli piacerebbe visitare la Striscia. Nessun riferimento temporale è stato offerto dal presidente.

Araghchi, Iran non partecipera’ al vertice pace in Egitto

L’Iran non partecipera’ al vertice di pace a Gaza in Egitto, al quale era stato invitato.
Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi. “Ne’ il presidente (Massoud) Pezeshkian ne’ io possiamo dialogare con omologhi che hanno attaccato il popolo iraniano e continuano a minacciarci e a sanzionarci”, ha scritto Araghchi su X, riferendosi agli Stati Uniti. L’agenzia ufficiale Irna aveva precedentemente annunciato che Massoud Pezeshkian aveva ricevuto un invito ufficiale dall’Egitto per partecipare al vertice di Sharm el-Sheikh, alla presenza del presidente americano Donald

Trump: “Ieri in 500mila in Israele hanno applaudito l’accordo, c’è sostegno anche nel mondo arabo”

“Ieri 500.000 persone hanno partecipato a una manifestazione in Israele e hanno applaudito questo accordo. C’è sostegno anche nel mondo arabo”. Ad affermarlo è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parlando con i giornalisti prima di salire sull’Air Force One che lo porterà in Medio Oriente. “E’ qualcosa che non è mai successo in precedenza”, aggiunge Trump.

Trump: “La guerra è finita”

“La guerra è finita”. Lo ha detto Donald Trump rispondendo a una domanda su gaza a bordo dell’Air Force One, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg. Il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato che “Gaza sembra un sito di demolizioni” e ha spiegato che un “consiglio di pace” per supervisionare la ricostruzione verrà nominato presto. “Andrà bene”, ha aggiunto.

Trump: “Penso che il cessate il fuoco reggerà”

“Penso che il cessate il fuoco reggerà”. Lo ha detto Donald Trump parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. Trump è diretto in Israele e in Egitto per la firma dell’accordo di pace fra Israele e Hamas.

Hamas: “Ostaggi trasferiti in 3 luoghi di Gaza in vista della consegna”

Una fonte di Hamas ha riferito ad Al Jazeera che il gruppo palestinese ha trasferito gli ostaggi in alcuni luoghi di Gaza in preparazione alla loro consegna.
La fonte, che ha parlato a condizione di anonimato, ha affermato che una delegazione di Hamas incontrerà stasera il Comitato Internazionale della Croce Rossa per concordare le modalità di consegna dei rapiti, aggiungendo che il processo avverrà in 3 luoghi diversi. Hamas è in stretto contatto con i Paesi mediatori per perfezionare l’elenco dei prigionieri palestinesi da rilasciare. I mediatori stanno ancora lavorando per raggiungere un accordo sull’elenco definitivo dei detenuti, nonostante Israele abbia respinto diversi nomi, ha affermato la fonte.

Onu: “Oggi veri progressi nell’ingresso degli aiuti a Gaza”

I funzionari delle Nazioni Unite affermano che oggi si stanno facendo dei veri progressi, consentendo l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. Eri Kaneko, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari, afferma, come riporta il Times of Israel, che le forniture di gas per cucinare sono entrate a Gaza per la prima volta da marzo. Altri aiuti in transito includono farina, frutta e carne. Aggiunge che ai funzionari è stato concesso un accesso supplementare per trasportare attrezzature mediche e aiutare a trasferire i palestinesi dalle zone soggette a inondazioni verso luoghi più sicuri, prima dell’inverno.

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